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Dove si rischia maggiormente di contrarre il Coronavirus nella Fase 2?

La parola agli esperti sul dove si rischia maggiormente di contrarre il Coronavirus nella Fase 2?

La fase 2 di ripartenza e di convivenza con il Coronavirus, in Italia, è iniziata. Hanno riaperto molte attività e, lentamente, sembra che il nostro Paese, cerchi di tornare alla normalità. Il tutto però tenendo sempre a mente che l’emergenza non è finita e bisogna sempre stare molto attenti. Il rischio di contrarre il Covid-19 è ancora reale e, purtroppo, pare che ci siano zone più di altre dove la possibilità di contagio è più alta. Quali sono queste zone? E cosa ci serve tenere sempre a mente in questo periodo di post-quarantena?

Dove ci sono i rischi maggiori di contagio?

Il giornale online Focus riprende le parole di Ering Bromage, biologo dell’università del Massachussetts, pubblicate sul suo blog in cui si spiega approfonditamente quali sono i rischi legati alla riapertura e alla possibilità di veder risalire la curva epidemiologica. Lo stesso articolo è stato ripreso anche da Internazionale e si spiega che, secondo le stime, per contagiarsi bisogna entrare in contatto con circa un migliaio di particelle di SARS-CoV-2. Preso questo dato, e sapendo che un respiro sembra rilasciare nell’aria tra le 50mila e le 5mila droplets (che aumentano notevolmente in un colpo di tosse, in uno starnuto o parlando), possiamo capire quali sono i luoghi dove si rischia maggiormente il contagio. 

Attenzione ai luoghi al chiuso

Secondo l’esperto biologo, quindi, è importante capire che i luoghi al chiuso sono sicuramente quelli dove il rischio di contagio è più alto. La famigerata “catena di contagi” del ristorante di Guangzhou in Cina è un esempio concreto di come il flusso dell’aria condizionata possa trasportare il virus. Stesso discorso riguarda l’esempio riportato da Bromage in merito al call center della Corea del Sud che va a specificare come condividere spazi chiusi per un lungo periodo di tempo aumenti la probabilità di venir esposti al virus.

A conclusione quindi vediamo come le probabilità di contrarre il virus salgano in modo esponenziale nel momento in cui ci troviamo in spazi chiusi senza  ricambio d’aria e per lungo tempo. L’importante, conclude poi Bromage è sempre fare la nostra parte ossia indossare la mascherina, lavarsi spesso le mani e non toccarsi naso, bocca e occhi.

 

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