Coronavirus, Decreto Rilancio: fondo da 200 milioni a tutti i Comuni nelle ‘zone rosse’

Coronavirus, è stato annunciato dai deputati un emendamento per i Comuni delle zone rosse escluse dal Decreto Rilancio: fondi da assegnare sulla base della popolazione ai comuni delle province di Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi e Piacenza.

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Coronavirus, Sarà presentato un emendamento al decreto Rilancio per garantire fondi “a tutti” i Comuni nelle zone rosse

Tutta Italia è stata colpita dall’emergenza Coronavirus: la pandemia ha messo in ginocchio il nostro paese non solo dal punto di vista sanitario ma anche economico. Negli ultimi giorni c’è stata polemica riguardo alcune norme contenute nel Decreto Rilancio riguardanti i fondi per le ‘zone rosse’, da cui sono state escluse alcune aree delle regioni. Molti governatori si sono opposti e riguardo questo argomento c’è una novità. Il Decreto Rilancio prevede un fondo di 200 milioni di euro per l’anno 2020 da assegnare  alle ‘zone rosse’. Sarà presentato un emendamento al decreto Rilancio per garantire sostegni economici a tutti, per una questione di ‘equità’. Ecco cosa prevede la maxi manovra.

Coronavirus, Decreto Rilancio: fondo da 200 milioni a tutti i Comuni nelle ‘zone rosse’

Dall’ANSA si apprende che un emendamento per le zone rosse escluse dal Decreto Rilancio è stato annunciato dai deputati Del Basso De Caro (PD), De Filippo (IV), Federico Conte(LEU) e Stumpo(LEU). L’articolo 112 del Decreto Rilancio prevede l’istituzione presso il Ministero dell’Interno, di un fondo di 200 milioni da assegnare a comuni ricadenti nei territori delle province di Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi e Piacenza. “La proposta è pronta. – dicono i parlamentari – I Comuni che sono stati zona rossa hanno tutti pari dignità. Non possono essere fatte discriminazioni. Va ripristinata la prima formulazione del Decreto che all’articolo 112 riconosceva a tutti i comuni italiani dichiarati zona rossa per 30 giorni di accedere al riparto dello stanziamento di fondi per 200 mln”: riporta il sito dell’ANSA.

Sono state tante le proteste: il primo era stato il governatore del Veneto, Luca Zaia, che aveva annunciato la sua intenzione di ricorrere contro le norme contenute nel Decreto RIlancio riguardo i fondi per le zone rosse da cui erano state escluse alcune aree della regione. “Questo decreto verrà buttato nel cestino e dovrà essere riscritto, perché a mio avviso è assolutamente imbarazzante” le parole di Zaia. Anche il presidente della regione Abruzzo, Marsilio, all’ANSA aveva detto: “Incredibile e inaccettabile leggere questa rettifica fatta sul decreto, che esclude le ex zone rosse dal Fondo dedicato alle aree colpite gravemente dell’emergenza Covid“. Anche per il deputato dem Piero De Luca, capogruppo in commissione Politiche Ue alla Camera aveva detto la sua: per De Luca è stato un errore escludere alcune zone rosse dalla possibilità di accedere al fondo.

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