Fase 2, chiusi parrucchiere a Brescia e bar a Pavia: non rispettavano le norme anti-virus

Fase 2, chiusi parrucchiere a Brescia e bar in provincia di Pavia: non rispettavano le norme anti-virus; oltre alla chiusura temporanea, multe per i titolari.

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Fase 2, chiusi parrucchiere a Brescia e bar a Pavia: non rispettavano le norme anti-virus. multati i titolari delle attività (Fonte Google contrassegnate per essere riutilizzate)La Fase Due dell’emergenza Coronavirus è entrata nel vivo. Il nostro Paese, seppur con le dovute restrizioni e regole da rispettare, sta provando a ripartire. E dal 18 maggio 2020, le misure presenti sul nostro territorio sono state ulteriormente allentate, consentendo la riapertura di altra attività, inizialmente prevista per Giugno. Parliamo in particolare di saloni di parrucchieri ed estetiste, e di bar e ristoranti, finora aperti solo con modalità di delivery e di asporto. Ma è proprio a quattro giorni dalle riaperture che è accaduto qualcosa di spiacevole. A Brescia e in provincia di Pavia sono stati chiusi, temporaneamente, rispettivamente un parrucchiere e un bar. E multe per i titolari delle due attività. In seguito, i dettagli di quanto è accaduto.

Fase 2, chiusi parrucchiere a Brescia e bar a Pavia: non rispettavano le norme anti-virus, multati i titolari

È per lo stesso motivo che un salone di un parrucchiere di Brescia e un bar di Pinarolo Po, in provincia di Pavia, sono stati chiusi per 15 giorni. All’interno delle attività, folle di clienti e regole contro il contagio da Coronavirus non rispettate. Solo il prossimo 4 giugno potranno ripartire le attività. Nel salone di bellezza di Brescia, gestito da un pakistano, il controllo è stato effettuato dagli agenti nell’ambito delle verifiche in corso sul rispetto delle limitazioni imposte dai decreti per la riapertura delle attività commerciali. Nel locale, infatti, oltre a mancare i dispositivi di sicurezza obbligatori (mascherine, guanti, kit monouso), c’erano troppe persone contemporaneamente, rendendo impossibile mantenere la distanza di sicurezza. La multa per il titolare ammonta a 400 euro. Stessa sorte per il proprietario di un bar a Pinarolo Po, in provincia di Pavia, chiuso in seguito ad assembramenti creatisi fuori al locale. Il prefetto Rosalba Sialba ha invitato i sindaci della provincia di Pavia ad intensificare i controlli, affinché tutte le norme anti-virus vengano rispettate.

Due esempi che servono da monito per tutti, affinché nessuno dimentichi che la Fase Due non è un ‘liberi tutti’, ma una fase di convivenza col virus. Che, purtroppo, continua ad essere una minaccia concreta. Rispettare le indicazioni e le norme per la limitazione del contagio è di fondamentale importanza, per tutelare noi  stessi e gli altri.

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