Coronavirus, l’OMS lancia l’allarme: “C’è il rischio di una seconda ondata di contagi”

Coronavirus – Hans Kluge, direttore regionale per l’Europa dell’OMS in conferenza stampa ha lanciato l’allarme: alcune zone c’è il rischio reale di una seconda ondata. Ecco le parole.

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L’OMS lancia l’allarme: potrebbe esserci una seconda ondata del virus, ecco le parole di Hans Kluge

C’è il rischio di una seconda ondata di Coronavirus: dai piani alti arriva l’allarme. Hans Kluge, direttore regionale per l’Europa dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), in conferenza stampa ha parlato dell’emergenza Coronavirus in Europa. Le parole del direttore regionale dell’OMS le riporta il portale Fanpage. Da circa quattro mesi fa fino ad oggi sono stati registrati 159 mila morti di Covid-19 in 24 paesi: per lui questo è un dato poco riportato ma davvero allarmante. Sono 2 milioni le persone risultate positive e di queste 175 mila sono decedute. Il 72% di queste vittime sono state registrate in Spagna, Italia, Regno Unito e Francia. La pandemia è stata quasi un fulmine a ciel sereno che ha cambiato la vita di tutti i cittadini del mondo: il lockdown ha tolto lavoro a tutti, tranne a coloro che hanno collaborato in prima linea nella lotta al Coronavirus. Le parole di Kluge invitano tutti ad investire nella salute e nella protezione sociale. Il direttore regionale per l’Europa dell’OMS ha poi lanciato un allarme: ecco le parole.

Coronavirus, l’OMS lancia l’allarme: “C’è il rischio di una seconda ondata di contagi”

Hans Kluge, direttore regionale per l’Europa dell’OMS, in conferenza stampa ha annunciato che in alcune aree c’è rischio reale che arrivi una seconda ondata di virus. L’emergenza Coronavirus continua ad essere protagonista della vita di tutti i cittadini del mondo, nonostante molti paesi abbiano cominciato la Fase 2, quella di ‘convivenza’ con il virus. Ecco le parole di Hans Kluge: Il rischio di una seconda ondata di contagi da nuovo Coronavirus è molto reale in alcune aree. Dobbiamo imparare la lezione che abbiamo avuto dalla prima ondata, ad esempio  considerando che la disponibilità di dispositivi di protezione personale è cruciale“. Il direttore per l’Europa dell’OMS ci ha tenuto a precisare che è necessario proteggere gli operatori sanitari che lavorano in prima linea: sono stati loro gli eroi della pandemia. Hanno lottato contro il Coronavirus lavorando giorno e notte per garantire a tutti cure e guarigioni. “Nessuno è al sicuro finché tutti non saranno al sicuro” ha concluso Kluge. Per evitare di intraprendere nuove misure di restrizione come nei mesi scorsi, bisognerà individuare ed isolare i contatti in tutti i casi: evitare assembramenti ed usare tutte le misure di sicurezza sarà fondamentalmente fino a quando non ci sarà un vaccino.

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