Al Bano non ne può più e sbotta: “Basta con le speculazioni su mia figlia”

Al Bano stufo di ascoltare notizie infondate sulla figlia Ylenia scomparsa 26 anni fa: il cantante di Cellino San Marco sbotta! 

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Al Bano non ne può più di sentir parlare della figlia Ylenia scomparsa 26 anni fa: lo sfogo

A 26 anni dalla sua scomparsa, si continua a parlare di Ylenia Carrisi, la primogenita di Al Bano e Romina. Dalla Spagna sostengono che la donna non sia morta e che viva a Santo Domingo insieme al marito: si sono perse le sue tracce dal 31 dicembre del ’93, mentre si trovava a New Orleans ed aveva solo 23 anni. Il famoso cantante di Cellino San Marco non che può più di di tutto il gossip e le voci che girano sul conto di sua figlia Ylenia ed ha sbottato in particolare contro Telecinco e Salvame, due programmi spagnoli che sono tornati a parlare di sua figlia. In particolare una giornalista, Lydia Lozano, avrebbe sostenuto che Ylenia sia viva. Ecco la sfuriata di Al Bano.

Al Bano non ne può più e sbotta: “Basta con le speculazioni su mia figlia”

Al Bano si scaglia contro la tv spagnola e contro chi parla ancora di sua figlia Ylenia, scomparsa 26 anni fa. “Basta con queste squallide speculazioni su mia figlia Ylenia, la devono smettere. Ci marciano solo per fare del maledetto denaro” sono le prime parole del cantante di Cellino San Marco all’Adnkronos. Al Bano ha tirato in ballo quanto è accaduto in Spagna: “Hanno fatto una speculazione squallida tornando sull’argomento e parlando di dettagli che ben conosco. E danno spago a questa gentaglia. Tutto perché sono a caccia dell’audience, in nome del quale si ammazza la gente. Fanno i soldi, fanno soffrire, ma prendono in giro tante persone che sono ancora in attesa di speranze che purtroppo non ci sono”. 

Quella dei genitori di Ylenia è una ferita ancora aperta ed avere a che fare con fake news o notizie infondate fa ancora più male. Adnkronos fa sapere che l’artista pugliese ha incaricato il suo avvocato, Assumma, di ‘adire in Italia ed all’estero le competenti magistrature locali per ottenere la tutela del mio diritto all’oblio’. 

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