Margherita Mazzei, l’amicizia con Dayane Mello e Barbara D’Urso: come sono lontane dalle telecamere

Margherita Mazzei, la stilista delle donne per le donne racconta in esclusiva a Sologossip.it della collaborazione con Victoria’s Secret e dell’amicizia con Dayane Mello e Barbara D’Urso

Margherita Mazzei: dalla collaborazione con Victoria's Secret all'amicizia con Dayane Mello
Margherita Mazzei: dalla collaborazione con Victoria’s Secret all’amicizia con Dayane Mello (instagram)

Una chiacchierata davvero piacevole quella che ho avuto con la Designer e Imprenditrice Margherita Mazzei. Una lavoratrice instancabile, una donna che si batte per le donne, che da anni porta avanti i suoi progetti con passione, dedizione e soprattutto TENACIA.

Leggevo che la sua carriera è iniziata come modella e indossatrice, poi successivamente ha deciso di creare il suo marchio. Cosa l’ha spinta a fare questo passo in avanti?

In generale mi ha spinto il desiderio di creare cose belle, ma è anche quel legame sottile che sento con le donne. In realtà io lavoro io lavoro per loro, per donare emozioni, attraverso le collezioni è comunque sentirmi vicino all’universo femminile. Quindi per me è stato quello, creare cose per loro, per farle sentire più sicure, più belle, più affascinanti. Quindi è un patto di solidarietà nella moda, lo definirei così.

Nella realizzazione di questi sogni, c’è qualcuno che l’ha particolarmente aiutata, che le è stato vicino più di altri? 

Diciamo che io, la mia carriera da designer e soprattutto da imprenditrice l’ho iniziata ai tempi con il mio ex marito, che diciamo è stato il primo a credere nel mio potenziale, poi diciamo nel corso degli anni ci siamo separati.L’azienda l’avevamo avviata insieme, poi ci siamo separati sentimentalmente e lavorativamente e devo dire che il mio percorso è andato avanti, grazie sicuramente alla mia tenacia. C’è da dire anche che io sono autodidatta, nel senso che non ho seguito gli studi per poter fare questo tipo di lavoro. Ho seguito gli studi umanistici, ho fatto il magistrale, al tempo si chiamava così e il quinto anno per fare l’università, quindi avevo insomma una carriera instradata in un altro campo. Però io volevo fare questo, quindi da autodidatta, mi sono lanciata e il mio ex marito è stato il primo a spronarmi a smettere di fare quello che stavo facendo, ma di seguire quella che era la mia inclinazione. A lui riconosco questo, a me di essere andata avanti con le mie gambe. Poi nel corso della vita ho avuto un compagno che mi ha sempre sostenuto in tutte le mie scelte di vita e di lavoro. E’ stato anche responsabile dell’immagine del marchio, negli ultimi venti anni quindi l’immagine del marchio è stata curata da lui.

Lei è una donna dalla grande tenacia, non deve essere stato semplice lasciare il certo per l’incerto. Ma alla fine ha seguito il suo istinto… Quando si fa ciò che si ama con passione e tenacia, si arriva lontano. 

Sembra una frase fatta, però non lo è, infatti io lo metto sempre come esempio… Io ho avuto una vita piena di difficoltà, non ultime le problematiche aziendali con mio marito. Che è stato uno dei motivi per cui poi ho deciso di ricominciare il mio percorso lavorativo da zero, nei pieni anni della crisi mondiale, del 2004. Io non ho esitato ad andare avanti da sola, quindi mi sono presa una bella responsabilità, però è stata la determinazione a farmi andare avanti. Io sapevo che volevo fare quello nella vita, quindi non ho esitato un attimo a realizzare questo desiderio. Ho sempre fatto si che il mio desiderio fosse il primo dei miei progetti.

Le persone vanno avanti per quello in cui credono

Esattamente, io con le donne ho un legame assoluto, nel senso che ho una grossa empatia. Se mi trovo di fronte ad una donna, soprattutto se poi ha un vissuto e quasi sempre queste donne con un vissuto importante, sono donne particolari e che adoro. Dico sempre “vorrei un mondo solo donne”, poi ovviamente non è normale, perché anche gli uomini poverini hanno bisogno dei loro spazi -ride-, anche perché io ho un figlio maschio Dario e una figlia Fabrizia. Quindi comunque per par condicio quando esagero ritorno sui miei passi. E’ giusto che anche loro trovino il loro posto al sole. Le donne quando credono in un progetto fanno di tutto per riuscirci e ce la fanno, gli uomini non sempre, spesso si fermano agli ostacoli. Le donne sono sempre animate da uno spirito combattivo. Ho un’empatia incredibile per le donne, non solo della mia età, ma soprattutto delle più giovani, infatti sono molto amica degli amici dei miei figli.

Dopo aver fondato l’azienda ha avuto la possibilità di lavorare con molti brand, tra cui anche Victoria’s Secret. Com’è stato collaborare con un brand così famoso, così importante nel mondo.

Anche questa è stata un’esperienza incredibile, perché Victoria’s Secret praticamente mi scelse ad una fiera campionaria. Mi scelsero ad una fiera di Parigi a cui partecipai e successe che alcune Buyer dell’azienda erano a Parigi e mi lasciarono un biglietto da visita, chiedendomi di contattare questo showroom di Milano in via Monta Napoleone. Stiamo parlando di 24 anni fa, quindi io ero proprio una ragazza, ma io non avevo affatto capito che si trattasse di un colosso come Victoria’S Secret, che per me all’epoca era irraggiungibile. Quando ritornai a Napoli lasciai il biglietto alla mia segretaria e le dissi di chiamare questo studio perché forse erano interessati a vedere la collezione presentata a Parigi. La mia segretaria chiamò e mi disse “Margherita sono Victoria’S Secret ti aspettano a Milano per vedere la collezione”. Le lascio immaginare il mio stupore, avevo il cuore a mille. Come sempre nelle mie cose importanti sono stata semplicemente me stessa, ho messo da parte l’ansia, il fatto di non saper parlare bene l’inglese, di avere tutte le mie lacune dei tempi e loro mi hanno apprezzata proprio per questo. Per quello che ho presentato e per quello che ero. Hanno fatto anche degli ordini per i loro negozi di Miami, Los Angeles e New York dandomi la possibilità di visitarli. La cosa strepitosa dei tempi fu questa: in genere loro scelgono prodotti da inserire nei loro negozi, ma con il loro marchio, nel mio caso invece, all’interno del negozio avevano creato dei corner dove vendevano il prodotto Margherita Mazzei made in Italy per Victoria’S Secret. Per me ai tempi fu come vincere un premio Oscar.

Posso immaginare l’emozione di vedere un proprio prodotto negli store di un brand così importante

E’ stato bellissimo, lì ero molto giovane, poi nel corso degli anni ho avuto moltissime altre esperienze. Sono stata scelta anche come direttore artistico di aziende come Parah, Blumarine, Blugirl, quindi ne ho avute tante altre di soddisfazioni professionali. Ma quella è stata la prima e quando si è più giovani è tutto più amplificato. Oggi la prenderei come una bella esperienza, ma certamente più con le pinze.

Ad un certo punto prima, parlando degli inizi della sua carriera, mi ha detto di un percorso a tratti difficile. C’è mai stato qualcuno che ha provato ad ostacolarla o a buttarla giù di morale? E lei come ha reagito?

Si, ce ne sono state tante di persone che nei momenti bui, soprattutto dopo la separazione da mio marito. Molti mi dicevano “Guarda a questo punto metti i remi in barca, l’attività imprenditoriale in questo settore è entrato in crisi, forse è meglio lasciar stare”, molte persone anche della mia famiglia. Però io non l’ho mai pensato neanche per un attimo. Con lucidità ragionavo tra me e me e dicevo che forse era meglio lasciare tutto, ma poi col cuore non l’ho mai abbandonato. Dentro di me pensavo solo “è un momento, poi passa, poi ce la faccio, poi succede qualcosa che mi fa risollevare e che mi da la possibilità di andare avanti”. Ed è sempre stato così. Nel momento in cui avevo bisogno di qualcosa mi è sempre arrivato l’aiuto giusto, l’Universo ti manda quello di cui desideri. Ora sotto forma di cliente, ora sotto forma di collaborazione, ora sotto forma di altro. E tutto questo mi ha sempre fatto desistere dal lasciare la mia attività.

Sempre in termini di collaborazioni, so che lei ha lavorato e lavora ancora con la Mediaset, com’è nato questo progetto?

Noi per la Mediaset abbiamo ai tempi curato l’oroscopo di Canale Cinque prima del Tg5 che veniva messo in onda la mattina. Anche li siamo stati scelti da una giornalista che all’epoca lavorava per Mediaset, per Publitalia, praticamente siamo stati scelti come creatori di costumi per dei varietà dell’epoca, come ‘La Sai l’Ultima’, comunque abbiamo fatto dei costumi da bagno particolari per le ballerine di questi programmi. Da li poi siamo stati contattati dal Capo redattore ed è nata la nostra collaborazione. Abbiamo fatto un po’ di marketing, abbiamo fatto la pubblicità con loro però poi l’abbiamo pagata, metà in soldi e metà in prodotto. Ovvero, loro hanno fatto degli ordini da vendere nei loro negozi per i dipendenti, è un conto merce praticamente. Per tutti i dipendenti Mediaset c’è la possibilità attraverso una tessera di comprare all’interno di questi capannoni. In pratica se la pubblicità all’epoca costava X, la metà veniva pagata in bonifici o secondo gli accordi commerciali, l’altra metà invece in prodotti. Anche quella è stata una bellissima esperienza perché poi siamo arrivati sul tutto il territorio Nazionale.

Cosa continua ad ispirarla dopo tanti anni?

Innanzitutto l’entusiasmo che conservo, perché è vero che ormai ho 53 anni, sono una donna matura, adulta, conservo ancora molto l’entusiasmo della ragazza. Vivo la mia vita nel quotidiano, quindi vivo giorno per giorno, faccio tutto con l’entusiasmo e la grinta di una ragazza, proprio perché mi viene facile. Sono circondata dai giovani, non ultimo in azienda adesso sono praticamente tutti giovani, tranne le maestranze che da trent’anni non mi hanno mai abbandonato come sarte, tagliatori e quant’altro. Ma tutti i reparti sono comunque gestiti da ragazzi, proprio perché io credo molto nel loro lavoro e nelle loro capacità, nella creatività, nel modo di vivere. Ecco io sono molto in empatia con il loro mondo e ci scelgono per questo. Perché siamo in grado di creare cose belle e nuove. Se un giorno dovessi svegliarmi senza più questo entusiasmo, credo che smetterei di fare questo lavoro.

C’è stato qualche vip in particolare con cui ha lavorato e di cui conserva un bel ricordo?

Si abbiamo lavorato anni fa con Barbara D’Urso con cui ci fu uno scambio di costumi e di intimo ed è stato molto bello perché è sempre stata carinissima con noi. Poi c’è stata Carmen Russo, e con entrambe ancora oggi a volte ci sentiamo. La D’Urso l’anno scorso fece delle foto con i nostri costumi senza che glielo chiedessimo, come sua iniziativa. Poi ce ne sono state tante altre, Elenoire Casalegno, Paola Di Benedetto, Dayane Mello. Tra l’altro Dayane è stata mia ospite la scorsa settimana, quando viene a Napoli ci vediamo sempre e andiamo a cena insieme. Trattasi di donne, e per il discorso di prima, io con loro ho un bel rapporto.

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Come avete affrontato questo periodo di crisi dovuto al Coronavirus?

Questa è una domanda bella tosta… Le dico senza nasconderle che ho avuto un mese veramente molto difficile, il mese di aprile, che è stato terribile. E’ stato un mese per me davvero molto triste. Sono stata molto incline alla depressione ed è una cosa che non mi riguarda proprio nel temperamento. Però venivo in azienda tutte le mattine, non mi sono mai riposata, mai, venivo in azienda, guardavo e sentivo la solitudine. Non c’erano macchine in movimento, voci, il telefono che squillava. Quindi mi veniva a mancare quello che per anni è stato il pilastro fondamentale della mia vita e quindi di conseguenza mi sentivo inutile. Dicevo ma dopo cosa succederà, dopo non ci sarà modo e tempo di riprendersi, trent’anni di carriera buttati al vento. Poi invece in realtà è successo questo, il 4 maggio abbiamo riaperto, io ho fatto la riunione con i miei ragazzi, a cui sono stata molto chiara nell’esprimere tutte le mie difficoltà. Non sapevo a cosa saremmo andati incontro, i clienti non avrebbero ritirato la merce, avrebbero chiesto sconti, dilazionamenti e così è stato ovviamente. Però devo dire che di contro, come spesso accade nei momenti bui della mia vita, sono riuscita con il mio team a fare ancora più gruppo e squadra riuscendo a portare avanti una delle collezioni più belle degli ultimi dieci anni. E’ sicuramente più piccola, però abbiamo sfogato la ‘depressione’ nel creare. C’è stata una voglia ancor più grande di farcela.

  • Potete seguire Margherita Mazzei sul suo account ufficiale Instagram cliccando QUI.

Quindi da una cosa brutta ne è nata una molto bella…

Secondo me si e ne è stata la riprova il fatto che stiamo appena uscendo con le collezioni, per cui ogni giorno abbiamo diverse agenzie in azienda e quando hanno visto la collezione sono rimasti sbalorditi. La riprova è stato il loro apprezzamento.

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Attualmente viviamo in una società in cui la figura della donna è sempre più stereotipata. Lei come professionista e amica delle donne, cosa sente di voler dire a tutte quelle ragazze che non si piacciono?

Allora io avrei moltissime cose da dire, sono sempre stata una donna attratta dal bello, anche io sono una donna estremamente curata, a cui piace la bellezza, però questa esasperazione degli ultimi dieci anni della chirurgia estetica molto spesso ha cambiato i connotati a donne belle che non si sono accettate. La cura è una cosa, cambiarsi i connotati un’altra. Tra l’altro io stessa non ho mai prediletto le donne magrissime, essendo anche io una donna non molto magra, anzi ho sempre prediletto l’accettazione del proprio difetto. Perché non è detto che un difetto sia segno di debolezza, talvolta un naso pronunciato o un fianco molto morbido possono essere anche delle forti attrattive nei confronti degli uomini. Il guaio è che noi pensiamo che per essere attraenti, femminili, seducenti, dobbiamo essere per forza magre, perfette, le labbra carnose, le tette finte, ma non è mai così. L’uomo non è mai attratto dalla perfezione, ma dall’imperfezione nella bellezza. La cura si ma non esasperazione, perché poi diventiamo mostri e l’uomo si disorienta.

A cura di Vittoria D’Angelo

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