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Sant’Anna di Stazzema, il vile atto terroristico premeditato dei nazisti: cosa accadde

Un vile attacco etichettato come atto terroristico premeditato: a Sant’Anna di Stazzema si consumò una strage di civili che viene doverosamente ricordata dal presidente Sergio Mattarella

Strage di Sant’Anna, Stazzema: parla Mattarella

Accadeva 76 anni fa. Il 12 agosto di 76 anni fa si consumava l’eccidio di Stazzema. Centinaia e centinaia di persone venivano uccise dalle forze naziste dell’epoca che, come se non bastasse, si accanivano sui corpi senza vita dandogli fuoco. Non soldati, ma civili. Civili inermi, che nulla potevano fare e in nessun modo potevano opporsi a quello che fu uno dei più vili attacchi all’umanità. Donne, bambini, anziani: le SS non risparmiarono nessuno. Ed, a 76 anni di distanza da quanto accaduto, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto ricordare al mondo intero, con un messaggio toccante, quanto sia importante tenere a mente certi avvenimenti. “Chi non conosce la propria storia è condannato a ripeterla”, diceva George Santayana.

Eccidio di Stazzema nella piazza di Sant’Anna: Mattarella esorta a non dimenticare

“Fu una delle stragi più efferate compiute nel nostro Paese durante l’occupazione nazista per i numeri spaventosi del massacro”, questo il messaggio del presidente Sergio Mattarella, che poi continua: “per la crudeltà con cui gli uomini delle SS si accanirono sui corpi privi di vita, per lo scempio del rogo nella piazza di Sant’Anna. Oggi è giorno di raccoglimento e di memoria per la Repubblica. Un forte, indissolubile sentimento di solidarietà ci unisce ai sopravvissuti, ai familiari di chi è stato ucciso senza pietà, ai cittadini di Stazzema che hanno ricostruito la comunità, sopportando il dolore e conservando il ricordo”.

Ma il monito più importante arriva quando il presidente della Repubblica sottolinea quanto sia importante ricordare che nessuno è diverso dall’altro e che la potenza, la forza di un popolo può scatenarsi deviandosi in follia pura: “Non va mai dimenticato che la volontà di potenza può spingersi fino a produrre un’ideologia di annientamento di chi è diverso, estraneo, visto come potenzialmente nemico. Non va dimenticato che quanti sottovalutano la violenza, alla fine se ne rendono complici. Non vanno ignorati rigurgiti di intolleranza, di odio razziale, di fanatismo che pure si manifestano nelle nostre società e nel mondo, a volte attraverso strumenti moderni e modalità inedite”. 

Cosa è successo davvero a Stazzema?

L’eccidio di Sant’Anna di Stazzema fu un crimine commesso dai soldati nazisti, comandati dal generale Max Simon. Non una rappresaglia, come è stato poi stabilito dalla magistratura italiana, ma un vero e proprio vile atto terroristico premeditato. I nazisti, minacciati dai gruppi di partigiani, volevano tagliare ogni collegamento tra i civili e questi ultimi. In questo modo, pensavano di poter annichilire le forze dei ‘ribelli’ che stavano cominciando a mettere in atto un piano per contrastare la loro follia.

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