Cos’è la rete unica per navigare in internet? E cosa cambierà?

In queste ore stiamo sentendo parlare, sempre di più della famigerata rete unica. Ma cos’è? Perché ci dovrebbe interessare?

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La prima cosa da sapere è che oggi sul territorio italiano ci sono due reti (e non sono le compagnie telefoniche) che permettono di navigare in internet e sono Tim e Open Fiber. Per portare la fibra in tutto il nostro Paese e permettere quindi di avere la stessa copertura e le stesse prestazioni ovunque ci si trovi, si parla di rete unica nazionale. Argomento che, mai come oggi, vista l’esigenza di una rete funzionante ad ottimi livelli durante il lockdown, diventa attuale e fondamentale. Quindi, al di là delle specifiche tecniche, rete unica deve indicare prima di tutto una migliore connessione e diffusa in modo equo su tutto il territorio.

Come funzionerà la rete unica?

Capito in linea teorica cosa si intende per rete unica, ora si entra nel ginepraio delle forze in gioco. Lo scontro, negli ultimi anni, si è disputato tra Tim e Open Fiber, andando anche per vie legali. Entra però in gioco anche Cassa Depositi e Prestiti che detiene il 9,7% di Tim e oltre il 50% di Open Fiber. Così, pare che la soluzione prossima, sia il binomio Tim-Cdp, ma a guida pubblica. Il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, infatti, ha sottolineato l’importanza di una indipendenza della rete unica.

Così, il 31 agosto, pare che Tim varerà la società FiberCop, una società unica che gestirà la rete a banda ultralarga e che va quindi ad unire sia Tim che CDP e ha collaborare anche con tutte le altre reti e compagnie telefoniche proprio al fine di fornire agli italiani un servizio internet il più completo, ampio e accessibile a  tutti. Come abbiamo già spiegato infatti, mai come oggi ci si è resi conto dell’importanza di far accedere tutti gli italiani e in egual modo alla connessione internet. Durante il lockdown proprio internet ci ha permesso di seguire le lezioni, di continuare a sentire amici e parenti, di andare a scuola o all’università.

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