Omicidio di Colleferro, chi era Willy Monteiro: il lavoro e la sua più grande passione

Omicidio di Colleferro, chi era il giovanissimo Willy Monteiro: scopriamo insieme qual era il suo lavoro e la sua più grande passione

Omicidio di Colleferro, chi era Willy Monteiro: il lavoro e la sua più grande passione
Omicidio di Colleferro, chi era Willy Monteiro: il lavoro e la sua più grande passione (social)

Sono giorni ormai che non si parla d’altro se non del caso del giovanissimo Willy Monteiro. Il ragazzo settimana scorsa è stato assassinato nel suo comune, a Colleferro, da un gruppo di giovani coetanei. Nella notte di domenica alle 2:30 di notte, circa, un gruppo di coetanei avrebbero massacrato di botte Willy, fino a fargli perdere la vita. L’intero paese di Colleferro in provincia di Roma è in lutto e non si rassegna alla tragedia. Perché si, è stata una vera e propria tragedia. Le dinamiche sono ancora tutte da stabilire, ma ciò che è certo è che anche la corsa in ospedale, non ha potuto salvare la vita del povero Willy. E mentre il Paese si stringe intorno al dolore straziante della famiglia, iniziano a comparire fiori, candele e lettere proprio li, sul luogo della tragedia. Tra amici, parenti e anche chi non conosceva bene Willy, tutti stanno esprimendo un pensiero per il giovane ragazzo.

Omicidio di Colleferro, chi era Willy Monteiro: il lavoro e la sua più grande passione

Willy Monteiro Duarte, era questo il nome del giovane ventunenne ucciso brutalmente due giorni fa in una stradina di Colleferro in provincia di Roma. Willy aveva origini Capoverdiane, eppure era legatissimo a Colleferro, dove era cresciuto e si era integrato perfettamente nella società. Viene descritto come un ragazzo a modo, pieno di ideali e di educazione. Integrato totalmente nella società che lo accettava e che gli voleva bene. Willy Monteiro Duarte era un grandissimo amante del calcio in generale e della Roma soprattutto. Willy era una giovane promessa della squadra di Paliano e un giorno sognava di indossare la maglia della sua amatissima Roma. La squadra del cuore di cui era tifosissimo. 

Tra gli studi e il calcio, Willy lavorava anche. Era infatti un cuoco e aveva appena iniziato a lavorare in un albergo di Artena dopo un’estate passata a lavorare nelle cucine di un villaggio vacanze in Calabria. Di ritorno a Colleferro ovviamente non è  rimasto con le mani in mano e ha deciso di rimettersi a lavoro, portando subito il curriculum nell’hotel. La sua esperienza e la sua umiltà gli avevano spalancato le porte dell’hotel in cui era stato immediatamente assunto: chi avrebbe voluto farsi sfuggire un ragazzo d’oro come lui? La sera del tragico omicidio Willy era a lavoro, come tutte le sere precedenti e aveva staccato poco prima, circa a mezzanotte e mezza, poi era andato a prendere gli amici per uscire. Willy Non beveva e non fumava, per questo era sempre lui a guidare la macchina. Un ragazzo di cui tutti si fidavano, sia gli amici sia i loro genitori. Il sindaco di Colleferro addolorato fa sapere: “L’omicidio avvenuto questa notte a Colleferro ci lascia senza parole. L’atto gravissimo e le modalità, che se fossero confermate sarebbero inimmaginabili per il nostro territorio, ci sconvolgono e ci riempiono di dolore e rabbia. Sono personalmente in contatto con le forze dell’ordine per avere delle informazioni maggiori e conoscere il nome della vittima, alla cui famiglia ci stringiamo con immensa tristezza“. Una vera e propria tragedia per tutta la comunità, che si è stretta intorno alla famiglia. Ben voluto e ben visto, ha lasciato un ricordo indelebile nei cuori di chiunque lo abbia conosciuto. Gli amici gli dedicano sui social lettere strazianti in cui gli professano tutto il loro affetto, nella speranza che arrivi fin lassù, dove adesso si trova. Una tragedia che si spera possa trovare delle risposte e a cui si possa dar giustizia.

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