Morte di Maria Paola, Ciro rompe il silenzio: “Il fratello voleva uccidermi”

Dopo la morte di Maria Paola, Ciro rompe il silenzio e dal letto d’ospedale dichiara: “Il fratello voleva uccidermi”, ecco le sue parole

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Morte di Maria Paola, Ciro rompe il silenzio dal letto d’ospedale: le sue parole (Fonte: Instagram)

Il paese di Caivano è sconvolto dalla morte di Maria Paola. La giovane sarebbe stata speronata dal fratello Antonio Michele Gaglione mentre si trovava sul motorino insieme a Ciro, con il quale era legata sentimentalmente da circa tre anni. Il fratello di lei non avrebbe mai accettato la loro relazione. La sorella è morta, mentre Ciro, che dopo lo speronamento sarebbe stato aggredito dall’uomo, è ricoverato in ospedale. Sui social sfoga tutto il suo malessere, scrivendo: “Non posso accettarlo, perché Dio non ha chiamato me? Perché proprio te amore mio… Non riesco più a immaginare la mia vita senza te, non ci riesco. Amore mio mi manchi, mi manchi tantissimo. Eri l’unica per me, l’unica che mi amava veramente. Ti amerò sempre piccola mia”.

Morte di Maria Paola, Ciro rompe il silenzio: le sue parole

Oggi è stato ascoltato Michele, fratello della giovane morta a Caivano, in un interrogatorio durato circa due ore. L’uomo è accusato di omicidio preterintenzionale con l’aggravante dei futili e abietti motivi. Il gip nel pomeriggio ha deciso di confermare la custodia cautelare in carcere, ipotizzando la sussistenza del pericolo di fuga e di reiterazione del reato. Nel frattempo è stato disposto l’esame autoptico sul corpo della vittima. Poco dopo l’interrogatorio di Antonio Michele Gaglione, ha parlato anche Ciro, direttamente dal suo letto d’ospedale, ad Acerra. Si è presentato ai cronisti su una sedie a rotelle, con il braccio fasciato e con un volto profondamente segnato. Poi ha dichiarato: “Michele quella sera lo abbiamo incontrato per caso. Tra di noi c’erano state discussioni precedenti. Si è presentato sotto casa mia e mi voleva ‘togliere la testa’. Ha detto che mi ammazzava, perchè non dovevo stare con sua sorella. Sul motorino diceva di volermi tagliare la testa. La prima minaccia è avvenuta il 13 luglio. Io e Paola dovevamo scappare insieme ad Acerra. Loro lo hanno saputo, hanno picchiato lei e sono venuti sotto casa mia” – poi aggiunge – “Non è vero che diceva di voler parlare, lui mi voleva uccidere. Non è stato un incidente, mi ha spinto più di una volta. Quella scena  è un incubo”.

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Ciro resta ricoverato nella clinica Villa dei Fiori di Acerra con una frattura dell’avambraccio e lesioni sul corpo. Le sue condizioni sono in miglioramento e potrebbe essere dimesso nei prossimi giorni. Il fratello di Maria Paola è accusato anche di lesioni nei confronti di Ciro.

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