“Sono stata molestata a 8 anni”: la confessione in diretta tv della conduttrice

“Sono stata molestata a 8 anni”: la confessione in diretta tv della conduttrice, incredibile dramma vissuto dalla donna nel corso della sua adolescenza

"Sono stata molestata a 8 anni": la confessione in diretta tv della conduttrice
“Sono stata molestata a 8 anni”: la confessione in diretta tv della conduttrice (instagram)

Storie Italiane continua a tener banco ogni mattina con le principali notizie di cronaca rosa e attualità. Un programma molto amato e soprattutto molto seguito dagli italiani, che ascoltano con piacere le storie dei protagonisti, ospiti nella trasmissione. Eleonora Daniele è tornata al timone del programma dopo essere diventata mamma per la prima volta, e continua a far emozionare il telespettatore con il suo modo affabile e super gentile di condurre le interviste. Eleonora non riesce a non emozionarsi e spesso e volentieri di fronte alle storie dei suoi ospiti piange prima lei. Come quanto accaduto qualche giorno fa con la grandissima Chaterine Spaak, che ha raccontato per la prima volta in diretta di aver avuto un’emorragia cerebrale, che le ha causato anche una perdita di memoria. Ma adesso è il tempo di un’altra grande ospite che ha fatto piangere lo studio intero. Una donna che ha fatto la storia della televisione italiana e che per la prima volta in vita sua, ha confessato in diretta tv di essere stata molestata.

“Sono stata molestata a 8 anni”: la confessione in diretta tv della conduttrice

Un racconto davvero da brividi, quello di Enrica Bonaccorti. La donna per la prima volta in vita sua ha rivelato in diretta tv di essere stata molestata più volte nell’arco della sua adolescenza e che questa cosa non si è placata neanche una volta raggiunta la maggiore età e iniziando a lavorare. In particolare, la donna ha raccontato di non aver mai esternato questo malessere, causato da questi episodi, soprattutto per la mentalità che ancora si ha su certa argomenti.

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“Ti senti colpevole e non dici nulla perchè sai che non sarai creduta. Partecipo molto perchè a me è successo qualcosa di molto vicino a quello che tu racconti. Non avevano toghe. Che ne avessi 13 tu, 8 io, non si parla, si è sicuri si essere colpevoli di qualche cosa, assolutamente. E purtroppo non riesci a dirlo nemmeno alla persona più giusta, che sarebbe tua madre… Sono figlia di una cultura, all’epoca, che dava per scontato certe cose. Tanto è vero che quando c’è stato quel hashtag #nonèverochesianormale, quello mi è piaciuto molto, più del Me Too. Non è normale che sia normale… Sono stata molestata a otto, tredici, quattordici, quindici anni… da persone vicine alla famiglia, quindi non si poteva dire. Nomi che non puoi mai tirar fuori, mai”. Questo purtroppo è un problema assai diffuso e ci vorrà ancora molto impegno per far si che un vittima venga considerata tale e non si senta dire ‘Se l’è cercata’, ‘Era vestita provocante’, ‘Il suo modo sembrava acconsenziente’. La strada è ancora molto lunga prima di arrivare a poter dire che, una vittima, è vittima sempre, a prescindere dal modo di vestire o dal genere. Il discorso ha certamente creato un grande scompiglio e una grande emozione tra il pubblico

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