Vite al limite, Dottie Perkins fa causa al programma: il motivo

Dottie Perkins, protagonista di “Vite al limite”, ha deciso di fare causa al programma: di seguito vi diciamo per quale motivo

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Vite al limite, Dottie Perkins fa causa al programma: ecco il motivo (Fonte: Screen YouTube)

Vite al limite è un reality show statunitense trasmesso anche in Italia su Real Time. Ogni episodio segue per un anno la vita di persone patologicamente obese che, partendo da un peso iniziale di circa 250–350 kg, tentano di ridurre il proprio peso solitamente attraverso l’assistenza di un bypass gastrico eseguito dal chirurgo iraniano Younan Nowzaradan. La serie ha avuto molto successo, tanto che è stato fatto anche uno spin-off, “Vite al limite: e poi…”. Una delle protagoniste del reality show è stata proprio la Perkins. La donna, con problemi di obesità sin da bambina, ha partecipato al programma a 34 anni.

Vite al limite, Dottie Perkins fa causa al programma

La Perkins è stata una delle protagoniste della quarta stagione del programma. La donna pesava 291 kg e il suo problema di obesità era stato accentuato anche dal rapporto conflittuale con la mamma. Stando a quello che lei aveva raccontato, il cibo era rimasto per lei l’unica valvola di sfogo e fonte di sostegno psicologico. Dopo il parto del secondo figlio, la donna era arrivata addirittura a pesare 300 kg e allora ha deciso di rivolgersi a Vite al limite.

La Perkins sembra che abbia fatto causa al programma. Il motivo sarebbe riconducibile al fatto che la donna non è riuscita a perdere peso con l’aiuto di Vite al limite. Sembra infatti che nei dodici mesi all’interno della clinica del dottore Nowzaradan, la donna sia riuscita a perdere solo 55 kili e le accusa rivolte al dottore sono proprio quelle di non essere riuscito a fare del suo percorso qualcosa di soddisfacente. Dopo la fine della trasmissione, la Perkins ha subito anche un lutto straziante: la morte del figlio Daniel. Il bambino è morto a causa di una paresi celebrale.

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