Aurelio Visalli è il sottoufficiale della Capitaneria di Porto di Milazzo che ha perso la vita per salvare un giovane in difficoltà in mare.
Aurelio Visalli, il sottoufficiale della Capitaneria di Porto di Milazzo, è morto per salvare due giovani. Due quindicenni, sabato mattina, si sono gettati in mare sfidando le onde alte: sono intervenuti i militari per recuperarli ma Aurelio è stato risucchiato dalla forte corrente e non è riuscito a salvarsi. All’alba di questa mattina, 27 settembre, è stato trovato il corpo del sottoufficiale Visalli nella scogliera della baia del Tono.
Due giovani quindicenni nella giornata di sabato 26 settembre si sono gettati in mare sfidando le onde alte circa 7 metri a Milazzo. Il primo di 13 anni si è salvato subito, essendo riuscito a raggiungere la riva. Il secondo, di 15 anni, è rimasto per oltre un’ora in balia delle onde: è riuscito a salvarsi grazie alle indicazioni che gli arrivavano dalla spiaggia. Il sottoufficiale Aurelio Visalli nel tentativo di soccorrere il giovane è stato risucchiato dalla forte corrente che l’ha trascinato a largo. Il sottoufficiale è stato ritrovato senza vita in mare all’alba di questa mattina dai colleghi: le ricerche si sono concentrate nella zona del Tono, nella scogliera della baia, dove è stato trovato il corpo.
Aurelio era originario di Venetico, viveva con la famiglia, sua moglie Tindara ed i due figli. Si è arruolato nella guardia costiera una ventina di anni fa: era diventato un vero e proprio punto di riferimento per la squadra navale, considerato da loro un collega disponibile e pronto a tutto. Aurelio si è reso protagonista di un gesto eroico che purtroppo non ha avuto lieto fine. A bordo della motovedetta della Capitaneria di porto è stato ritrovato il corpo, questa mattina di 27 settembre all’alba, dell’uomo di 40 anni. “Se non poteva uscire la motovedetta, punto. Invece li hanno mandati via terra e senza equipaggiamento, con la divisa normale. Sono intervenuti solo con un salvagente. Poi chi era in difficoltà inizialmente è riuscito a tornare a riva, mentre una persona è scomparsa tra le onde e nessuno l’ha cercata sul momento” sono le dure parole di Antonio Crea, il cognato di Visalli e capo dei Vigili urbani di Venetico ai microfoni del TG3 locale.