Addio a Lea Vergine: si è spenta il giorno dopo suo marito Enzo Mari

E’ morta a 82 anni, all’indomani della scomparsa di suo marito: Lea Vergine ed Enzo Mari lasciano un eredità immensa all’arte italiana.

Lea Vergine
Addio a Lea Vergine: la scomparsa 24 ore dopo il marito Enzo Mari (Youtube)

Lutto nel mondo dell’arte: è venuta a mancare a 82 anni la critica d’arte e curatrice napoletana Lea Vergine, appena 24 ore dopo la morte di suo marito, il famoso designer 88enne Enzo Mari, anche lui ricoverato al San Raffaele di Milano e vittima del Covid. Lea Buoncristiano, vero nome di Lea Vergine, è stata un personaggio importante nella storia dell’arte italiana: una carriera brillante la sua che l’ha portata a pubblicare diversi saggi sull’arte contemporanea, a organizzare molte mostre e a lavorare con le principali testate giornalistiche del nostro Paese, tra cui Il Manifesto e il Corriere della Sera. Importantissime le mostre da lei curate, come “L’altra metà dell’avanguardia”, tenutasi nel 1980 a Palazzo Reale di Milano. Per il 40° anniversario dell’esposizione, proprio di recente, l’autrice dell’esposizione, Angela Maderna, ha dedicato una rilettura pubblicata da postmedia book. Da segnalare, inoltre, “Trash. Quando i rifiuti diventano arte”, al MART di Rovereto, dove aveva curato anche “Il Bello e le Bestie” insieme a Giorgio Verzotti. Negli anni Novanta Lea Vergine era stata ideatrice e curatrice del convegno “La scena del rischio” alla GAM di Torino. Dotata di ironia e acume, la Vergine era stata tra le prime ad affrontare il tema dell’avvento della fisicità e dell’azione performativa nel mondo dell’arte contemporanea. Ne Il corpo come linguaggio (1974) e L’altra metà dell’avanguardia (1980), la critica descrive il doppio cambiamento di sostanza nell’analisi delle nuove opere d’arte e nella firma a margine del gesto artistico mostrando la folta presenza delle donne tra gli artisti. “L’arte non è necessaria – spiegava la Vergine in una lunga intervista ad Artribune – È il superfluo. E quello che ci serve per essere un po’ felici o meno infelici è il superfluo. Non può utilizzarla, l’arte, nella vita. ‘Arte e vita’ sì, nel senso che ti ci dedichi a quella cosa, ma non è che l’arte ti possa aiutare. Costituisce un rifugio, una difesa. In questo senso è come una benzodiazepina”. La sua ultima pubblicazione è stata “L’arte non è faccenda di persone perbene. Conversazione con Chiara Gatti”, Rizzoli, 2016.

Enzo Mari, chi era il marito di Lea Vergine

Quando Lea Vergine conobbe Enzo Mari negli anni Sessanta, entrambi erano sposati: dopo aver lasciato i rispettivi coniugi, si unirono in matrimonio nel 1978 dopo aver convissuto a lungo. Mari aveva creato oltre 1.600 oggetti, con celebri mobili che sono considerati dei pezzi rivoluzionari dell’arredamento di interni, è forse stato l’ultimo grande maestro del design italiano.

Lea Vergine Enzo Mari
Lutto nel mondo dell’arte: muore a 82 anni Lea Vergine, il giorno dopo il marito Enzo Mari (Youtube)

Il 17 ottobre 2020 è stata inaugurata la mostra “Enzo Mari curated by Hans Ulrich Obrist with Francesca Giacomelli”, aperta al pubblico al piano terra della Triennale di Milano: proprio in tale occasione, Stefano Boeri ha dichiarato: “La profondità del suo lavoro, il suo scavo nella sostanza del mondo, sono un contrappunto all’ironia e allo sdegno verso quella superficiale mediocrità che Mari ha letto nelle sfere della progettazione e della critica”.

 

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