Napoli, scontri durante le proteste per il lockdown: De Luca rompe il silenzio

Dopo gli scontri in piazza durante le proteste per il lockdown, il governatore De Luca rompe il silenzio sui fatti accaduti a Napoli

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Napoli, scontri durante le proteste: De Luca rompe il silenzio (Fonte: Instagram)

Ieri pomeriggio, il governatore Vincenzo De Luca ha chiesto un nuovo lockdown per la regione Campania. La situazione pare stia diventando insostenibile: solo ieri, infatti, sono stati registrati più di duemila nuovi positivi, di cui cento sintomatici. Le strutture sanitarie sono quasi al collasso e il governatore ha annunciato di non poter continuare con questo passo. L’annuncio di De Luca, però, ha fatto spazientire i napoletani. Migliaia di persone si sono ritrovate in piazza, una parte sul lungomare e l’altra in centro, manifestando contro la decisione del governatore. La manifestazione sembrava pacifica, ma presto si è trasformata in una vera e propria rivolta. Scontri con la polizia, troupe giornalistiche aggredite, lancio di sassi, cassonetti incendiati: una vera e propria rivolta contro il sistema.

Napoli, scontri durante le proteste no lockdown: parla De Luca

Se da una parte il primo cittadino di Napoli, Luigi De Magistriis, era in televisione e assisteva inerme alle rivolte nella sua città, dall’altra il governatore De Luca si è trincerato in un lungo e rigoroso silenzio, terminato solo pochi minuti fa. Il presidente della Regione Campania, attraverso i propri profili social, ha dichiarato: “Ieri sera si è assistito a Napoli a uno spettacolo indegno di violenza e di guerriglia urbana organizzata, che nulla ha da spartire con le categorie sociali”.

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Il post del governatore De Luca su Facebook
Il governatore ha poi annunciato di voler mantenere la linea di rigore ed ha fatto una precisa richiesta al governo: “Da questo momento chiediamo al Governo di impegnarsi: a garantire la legalità e il rispetto delle leggi; a mettere a punto immediatamente un piano di sostegno socio-economico per le categorie produttive e per le famiglie. Questo sostegno costituisce una priorità assoluta. Da oggi non accetteremo ritardi e interlocuzioni se non si affronta da subito il tema sociale. Sollecitiamo un incontro ad horas con il Governo su questi punti”.
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