Coronavirus, Conte firma il nuovo dpcm: nuove restrizioni allo Sport

Giuseppe Conte ha firmato il nuovo dpcm che contiene le nuove misure anti Covid: entreranno in vigore da domani, nuove restrizioni anche allo sport. 

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Nel nuovo DPCM firmato da Conte ci sono nuove restrizioni allo sport: ecco di cosa si tratta

Giuseppe Conte ha firmato un nuovo dpcm oggi 25 ottobre: a partire da domani, 26 ottobre, ci saranno nuove misure restrittive anti Covid da rispettare. L’obiettivo è quello di limitare la diffusione del contagio del virus che sta mettendo in ginocchio il mondo intero. Il presidente del Consiglio ha fissato nuove restrizioni a bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie che avranno l’obbligo di chiudere alle 18: sarà consentito l’asporto ed il servizio a domicilio fino alle 24. Nuove misure riguardano anche il mondo dello sport: nelle ultime ore sono arrivate anche le parole del Ministro Spadafora e di Di Maio, interpellati sulla possibilità di continuare o meno il campionato di calcio di Serie A. Ecco cosa si ferma da domani 26 ottobre, tutte le novità contenute nel nuovo dpcm.

Coronavirus, nuovo dpcm per lo sport: il Governo ferma palestre e sport di contatto, no al pubblico

Per via dell’emergenza Coronavirus che continua a mettere in ginocchio il mondo intero, Giuseppe Conte ha firmato un nuovo dpcm con misure restrittive anti Covid che saranno in vigore a partire dal 26 ottobre fino al 24 novembre. Il premier Conte ha vietato tutti gli sport di contatto a livello dilettantistico a partire da domani: stop a palestre, piscine, centri natatori, centri benessere. Nel nuovo dpcm inoltre è negato l’accesso di pubblico negli stadi e nei palazzetti per gli eventi sportivi. Le competizioni sportive dunque tornano a svolgersi a porte chiuse.

Sul portale di Fanpage si legge che i Ministri Vincenzo Spadafora e Luigi Di Maio sono stati interpellati sulla possibilità di continuare o interrompere il campionato di Serie A. Ci sono molti contagi nel mondo del calcio: molte squadre del campionato italiano hanno avuto il Covid-19 in casa. I due ministri appena citati hanno sottolineato l’importanza del calcio come grande industria ma al momento le priorità sono altre.

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