Coronavirus, arriva la notizia sui tamponi: c’è l’accordo

Arriva una notizia dell’ultima ora sul Coronavirus: c’è l’accordo sui tamponi con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta

coronavirus tamponi accordo
Coronavirus, c’è l’accordo sui tamponi: ecco cosa succederà nei prossimi giorni (Fonte: Pixabay)

La seconda ondata di Coronavirus è arrivata in Italia. Il paese è stato investito da una nuova ondata di contagi. Il trend sembrerebbe quello di inizio febbraio. L’unica differenza è che adesso i focolai sono sparsi in tutto il paese. Le regioni più a rischio, oltre alla Lombardia che detiene come sempre il primato, sono il Lazio e soprattutto la Campania. Nell’ultimo mese, la regione governata da De Luca ha fatto registrato un tasso altissimo di nuovi positivi. Il governo cerca di correre ai ripari, sia per rallentare i contagi, sia soprattutto per evitare un nuovo lockdown. Una chiusura generale, come quella di febbraio, causerebbe il crollo dell’economia. Il paese già risente della crisi e i cittadini sono ormai allo stremo. In tutta Italia, infatti, si manifesta al grido di “Libertà“. Nel frattempo, gli altri paesi europei hanno già annunciato il lockdown.

Coronavirus, c’è l’accordo sui tamponi: la notizia

L’Italia si muove, sia sul versante amministrativo che sanitario. In questa seconda ondata è importante tracciare i positivi. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, in giornata ha raggiunto un accordo molto importante. Il ministro, sulla sua pagina Facebook, ha annunciato: “Ringrazio i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta che hanno sottoscritto oggi, con senso di responsabilità, il nuovo accordo collettivo nazionale. È molto importante l’impegno a fare tamponi rapidi antigenici, negli studi o in altri spazi adeguati e l’utilizzo di nuove attrezzature per la diagnostica di primo livello”.

Ringrazio i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta che hanno sottoscritto oggi, con senso di…

Pubblicato da Roberto Speranza su Mercoledì 28 ottobre 2020

Il governo italiano ha stanziato circa 30 miliardi per finanziare questa operazione e nei prossimi giorni sarà possibile effettuare tamponi rapidi negli studi di medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta. C’è chi, però, non è d’accordo. Il presidente dell’Ordine dei medici di Milano, Roberto Carlo Rossi, prevede infatti una ‘rivolta dei condomini’ per la possibilità che nei prossimi giorni i medici di famiglia comincino a fare tamponi rapidi nei loro studi. Il presidente ha poi aggiunto: “Per capire il clima in cui stiamo già lavorando – continua Rossi – racconterò un episodio: ho appena ricevuto una diffida dal legale del condominio dove ho lo studio perché chi vive nel palazzo sostiene di aver incontrato un mio paziente senza mascherina”. Il clima resta convulso, oltre che acceso.

Impostazioni privacy