Coronavirus Campania, De Luca ha deciso: da lunedì 2 novembre stop anche per nidi e asili

Da lunedì 2 novembre stop anche a nidi e asili: il Coronavirus in Campania ferma anche le scuole dell’infanzia, l’ordinanza di De Luca è stata firmata poco fa. Ecco le nuove misure di contenimento. 

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Coronavirus, De Luca ha deciso che da lunedì 2 novembre si fermeranno anche attività in nidi e asili Ecco il testo della nuova ordinanza

La situazione Covid-19 non è affatto rassicurante in tutta Italia. In Campania in particolare continuano ad aumentare i casi positivi e i pronto soccorso di Napoli sembrano essere in ginocchio. Il bollettino di ieri, 29 ottobre 2020, ha registrato oltre 3 mila nuovi positivi su oltre 17 mila tamponi effettuati. Vincenzo De Luca, il governatore della Regione, ha parlato oggi ai suoi cittadini per aggiornare tutti sulla situazione della seconda ondata dell’epidemia. Poco prima di andare in diretta su Facebook, il governatore ha preso una decisione: ha firmato una nuova ordinanza. La decisione è drastica: ecco tutti i punti dell’ordinanza numero 86 uscita poco fa.

Coronavirus Campania, De Luca ha deciso: da lunedì 2 novembre stop a nidi e asili

E’ stata firmata pochi minuti fa una nuova ordinanza, la numero 86, dal presidente della Regione Vincenzo De Luca. Visto l’aumento dei casi Covid-19, la Regione ha preso in atto ulteriori misure di contenimento e prevenzione per contrastare l’epidemia. L’ordinanza contiene 4 punti fondamentali. Nella prima si legge che fino al 14 novembre sono sospese le attività didattiche in presenza per scuole primarie e secondarie, fatta eccezione per lo svolgimento delle attività destinate agli alunni affetti da disturbi, il cui svolgimento in presenza è consentito previa valutazione, da parte dell’Istituto scolastico, delle specifiche condizioni di contesto. Sospese anche le attività nelle Università. Dal 2 novembre fino al 14 novembre la Regione Campania ha sospeso le attività in presenza nelle scuole secondarie.

Il terzo punto riguarda i mezzi pubblici di trasporto: “E’ confermato l’obbligo a tutte le aziende di trasporto pubblico locale di modulare l’erogazione dei servizi minimi essenziali in modo da evitare il sovraffollamento dei mezzi di trasporto”.

Arzano ancora zona rossa

Nel quarto ed ultimo punto, la Regione parla per il Comune di Arzano: la zona rossa è stata prorogata fino al 4 novembre a causa del picco di contagi registrati. Divieto di allontanamento dal territorio comunale, divieto di accesso nel territorio comunale, sospensione delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità e sospensione delle attività commerciali. “E’ fatta salva la possibilità di transito in ingresso ed in uscita dal  centro urbano per comprovati  motivi di salute o di necessità urgenti ed indifferibili” si legge nell’ordinanza.

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