Coronavirus, Giulio Golia racconta il suo dramma: “Ho perso l’udito all’orecchio sinistro”

Giulio Golia ha raccontato il suo dramma: ha lottato contro il Coronavirus insieme alla moglie, ecco le parole che mettono i brividi.

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Coronavirus, Giulio Golia ha raccontato la sua lotta contro il Covid: ecco le parole del noto giornalista inviato de Le Iene davvero amareggiato 

Il Coronavirus ha beccato anche Giulio Golia: l’inviato de Le Iene è finalmente guarito da questo terribile virus che sta colpendo tutto il mondo. Lo scorso 3 ottobre ha fatto sapere di essere positivo e di essere asintomatico: dopo pochi giorni dall’esito del tampone la situazione è cambiata. Con il passare dei giorni le sue condizioni sono peggiorate: Giulio Golia dopo 10 giorni di assenza dai social, il 13 ottobre, fece sapere di star meglio. Solo oggi, in un’intervista, ha rivelato di aver lottato contro il Coronavirus. A ‘Libero’ il giornalista ha raccontato la sua dura esperienza: si è inoltre sfogato sull’assenza di assistenza per i malati di Covid da parte dell’ASL e degli assistenti sanitari. Ecco le parole del noto personaggio televisivo: è davvero amareggiato.

Coronavirus, Giulio Golia racconta il suo dramma: “Ho perso l’udito all’orecchio sinistro”

Giulio Golia in un’intervista a Libero ha rivelato di aver lottato duramente contro il Covid. Si è ammalato lo scorso 3 ottobre ed ora che finalmente ne è uscito, ha raccontato cosa ha vissuto. Ho perso l’udito all’orecchio sinistro, ancora oggi non è recuperato totalmente. Dopo due giorni ho avuto dolori, tosse, peso ai bronchi, fortissima emicrania, non riuscivo a tenere gli occhi aperti…Vedevo le ombre, la saturazione è scesa a 93”  sono le parole dell’inviato de Le Iene. Non appena è risultato positivo era asintomatico: subito dopo la situazione è peggiorata. Anche sua moglie è stata male con febbre alta che scendeva improvvisamente: il personaggio televisivo ha avuto paura di doverla ricoverare. La cosa che ha fatto infuriare più Golia è stata l’assenza di assistenza da parte del corpo sanitario. “Sei chiuso in casa e cerchi aiuto. Ho avuto difficoltà io a sentire l’Asl o Immuni, figuriamoci le persone normali. Dicono di non assalire i pronto soccorso ma se non ti danno risposte, consigli, alla fine sei ridotto a farlo”.

Giulio ha fatto anche un esempio, come fa un malato di Covid a gettare l’immondizia? “Dopo 4 giorni in casa puzza, devi chiedere l’elemosina agli amici per venire a buttarla. E alla farmacia per le medicine. La solidarietà non dura per sempre. Mancano linee guida generali. La gente è esasperata perché non ha risposte, sono lì ad aspettare una ipotetica telefonata” ha commentato il giornalista amareggiato.

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