Morto Gigi Proietti, la poesia di Enrico Montesano: “Che Mandrakata”

Enrico Montesano ha composto una poesia in onore del compianto amico e collega Gigi Proietti: “Che Mandrakata”

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Morte Gigi Proietti, la poesia in suo onore di Enrico Montesano (Fonte: Instagram)

La morte di Gigi Proietti ha sconvolto l’Italia. A Roma, nel giorno dei suoi funerali, è stato proclamato lutto cittadino. L’attore e comico, però, non era stimato soltanto nella Capitale. Proietti è considerato uno dei migliori attori italiani mai esistiti. Un maestro nel suo genere. La sua carriera è lunghissima e riassumerla è quasi un’impresa. Ieri, alla notizia della sua morte, amici e colleghi hanno pubblicato tutti un pensiero per ricordarlo. Da Enrico Brignano a Carlo Conti, da Vincenzo Salemme a Lino Guanciale, fino a Gabriele Cirilli e molti altri ancora. Tutti, veramente tutti. Gigi era amato e rispettato. C’è uno in particolare, però, che lo amava più degli altri, perchè ha condiviso con lui una delle esperienze più belle di sempre. Stiamo parlando di Enrico Montesano, che in onore dell’amico e collega, ha composto una poesia.

Morte Gigi Proietti, la poesia di Enrico Montesano

Gigi Proietti e Enrico Montesano saranno per sempre ricordati come MandrakePomata, i protagonisti dello storico film dei fratelli Vanzina, Febbre da cavallo. Più che colleghi, i due sono sempre stati amici. Tra i due c’era grande stima e rispetto, oltre che un sentimento vero e indissolubile. In onore dell’amico scomparso, Montesano ha deciso di scrivere una poesia. Un omaggio unico, che ha fatto emozionare i fan del grande Proietti.

“Mandra’ me senti? / Avoja! /Ma me senti bbene? Pure da lassù? / E daje! Dimme su! / Tutti me chiedono da scrive na cosa / ‘n pensiero su dde te.. / Che fò lo faccio? / A Poma’ fallo si tte va e ssi voi, / si ciai na bona idea, ch’è cioo sai / è come ‘n cavallo bono… / Ah si è ppe questo co mme / Nun sbaji mai! / Beat’a tte Poma’..e io che te do retta, / come ar solito, co te c’è poco da fidasse ! / Senti, volevo ‘comicia..cosí.. / Giggi ar trotto se n’è ito / er traguardo ha tajato vittorioso, / dopo la sgroppata de la vita! / Ciò pensato da stammatina / Tu, co Bernadette, / er traguardo l’hai tajato prima! / Invece te co Sordatino / ma ‘n do vai? / È un trottatore anomalo / Arivi solo quanno vole lui! / Ma ce lo sai Mandra’… / Ar traguardo ciarivamo tutti / Trottari belli e pure quelli brutti! / Ma si che tte frega. Daje brija! / Scrivi quello che te pare / basta che nun fai er piagnisteo / come se usa fare. / Ah pe’ quello Mandra’ / tocca abbozza’. / Ce so le tv generaliste, / Co ‘a lacrima pronta / E ‘a faccia triste! / A Poma’ fatte veni’ ‘n’idea, / ‘na bella trovata…mò / nun posso fa er bis,, / Ma ciò l’occhi / tutti su de me…”plis!” / Beh la chiusa ce l’ho: / Hai fatto ‘na mossa inaspettata, / Annattene proprio / er giorno de la festa tua. / Che Mandrakata!”.

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