Nuovo Dpcm, slitta tutto ancora: cosa sta succedendo in questi minuti

Slitta il vertice tra Governo e Regioni per il nuovo Dpcm: ecco il motivo. Nelle ultime ore, un nuovo imprevisto ha fatto saltare…

Nuovo Dpcm Conte slitta
Nuovo Dpcm, slitta il vertice tra Governo e Regioni

Coronavirus, cosa sta succedendo nelle ultime ore? Il Governo vuole emanare un nuovo Dpcm con misure restrittive per far scendere nel più breve tempo possibile la curva dei contagi. La situazione è preoccupante e l’Ordine dei Medici ha già lanciato un allarme abbastanza preoccupante. Tuttavia, servono misure ad hoc, pertanto possiamo immaginare che il testo del nuovo decreto non sia facile da stendere. E, a quanto pare, è stata proprio questa difficoltà non da poco a far slittare tutto.

Nuovo Dpcm, cosa sta succedendo? Slitta il vertice

Stando a quanto si apprende da Fanpage.it, il nuovo Dpcm doveva essere reso noto a partire dalle ore 15.30 di oggi. Ma qualcosa non è andato secondo i piani e sembra che il vertice tra governo e Regioni, Comuni e province sia slittato alle 17.

Il motivo? Sta proprio nella complessità del testo contenuto dal nuovo Dpcm. Non è così semplice stillare un provvedimento che vada bene per le regioni italiane che, come abbiamo potuto capire, verranno divise in tre fasce. Il testo, stando a quanto riporta Fanpage, sembra non essere ancora pronto. Abbiamo anche parlato di alcune previsioni che al momento si possono fare sul nuovo Dpcm. Per ora, sembrano confermate le restrizioni di cui ha parlato ieri in Parlamento il presidente del Consiglio. L’unico problema che ancora resta è l’orario: sembra che il presidente del Consiglio voglia far slittare il coprifuoco alle 22, senza fermare tutto quindi alle 21.

Lockdown mirati, divisione in aree

Come detto, le varie città e regioni italiane saranno divise in grandi aree. Ci dovrebbero essere dei lockdown mirati ed, ovviamente, locali. Si parla di un lockdown leggero. Il premier, Giuseppe Conte, si trova a dover decidere in una situazione estremamente delicata. Da un lato, l’Ordine dei Medici che lancia l’allarme, e dall’altro i commercianti che chiedono misure ad hoc che non li tengano chiusi. Altrimenti, per loro sarebbe la fine.

 

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