Nuovo dpcm, De Luca attacca il governo: “Misure contro il randagismo”

Il governo sembrerebbe aver firmato il nuovo dpcm e non mancano subito i malumori: il governatore Vincenzo De Luca all’attacco

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De Luca contro il nuovo dpcm: “Misure contro il randagismo” (Fonte: Instagram)

Il governo ha studiato un nuovo dpcm per contrastare la diffusione del Coronavirus. Le misure prese fino a questo momento si sono rivelate poco efficaci. Il premier Conte, dunque, ha il dovere di ‘forzare la mano’, cercando sempre di evitare un nuovo lockdown. Una nuova chiusura generale, infatti, causerebbe la crisi dell’economia italiana, già fortemente in crisi. Il nuovo dpcm prevede il ‘coprifuoco‘ nazionale dalle 22 alle 5 del mattino, la chiusura di musei, la sospensione dei concorsi e soprattutto la divisione dell’Italia in aree. Le regioni a basso rischio epidemiologico saranno aree verdi, quelle a medio rischio saranno aree arancioni e quelle ad alto rischio saranno aree rosse. Per queste ultime è previso un nuovo lockdown. Non sappiamo ancora, però, come sarà ripartita l’Italia. Dalle prime indiscrezioni, è probabile che regioni come la Campania e la Lombardia siano aree arancioni, mentre tra le aree rosse potrebbe rientrare la Calabria.

Nuovo dpcm, De Luca contro il governo: le sue parole

Il nuovo dpcm, che il presidente Conte si appresta a firmare, sembrerebbe aver creato non pochi malumori. Uno dei primi a commentare la bozza del nuovo decreto è stato il governatore della Campania, Vincenzo De Luca. L’uomo, attraverso i suoi canali social, ha espresso il proprio dissenso verso le misure prese dal governo e definite “più che contro il Covid contro il randagismo”. Il presidente della Regione Campania ha poi proseguito: “La cosa grave è che, nel frattempo, non si decide nulla rispetto alle decine di migliaia di persone che, nei fine settimana, nelle domeniche, si riversano in massa sui lungomari e nei centri storici, senza motivi di lavoro o di salute, e nell’assenza di ogni controllo. Ci si domanda inoltre, cosa sia cambiato rispetto ai due mesi passati, nel corso dei quali il ministro dell’Istruzione ci ha ripetuto che mai e poi mai si sarebbe chiusa l’attività all’interno delle scuole. Si trovano nel dpcm anche misure utili e significative. Ma è evidente la linea generale assunta dal Governo: anziché scegliere in modo chiaro la linea della prevenzione del contagio, si sceglie di intervenire dopo che il contagio è esploso”.

Il presidente De Luca ha confessato di aver avanzato tre richieste al governo: misure di ristoro e detassazione, congedi parentali per le madri lavoratrici dipendenti, con retribuzione piena e bonus baby sitter per le lavoratrici autonome, misure omogenee e semplici su tutto il territorio nazionale. Nessuna di queste tre richieste, però, è stata accolta.

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