Covid, un video shock quello condiviso dal celebre inviato, Luca Abete, riguardo la protesta che sta avvenendo in questi istanti: “Il modo più folle e irrispettoso”
Sono immagini davvero sconvolgenti quelle che arrivano dalla protesta che sta avendo luogo in questi istanti: le conseguenze della decisione di zona rossa per Covid. A pubblicare il filmato è il celebre inviato Luca Abete che ha voluto condividerlo tramite il suo profilo Facebook. Ci troviamo a Catanzaro e una folla di persone si è riversata in strada per protestare contro la “sanità inadeguata” e le “conseguenze della zona rossa”. Un protesta legittima, non c’è che dire, ma l’inviato ha voluto porre l’accento sul maxi-assembramento che si sta verificando. Ricordiamo che proprio gli assembramenti vanno assolutamente evitanti nella situazione critica in cui ci troviamo a causa del Covid. Il nuovo Dpcm, entrato in vigore il 5 Novembre, sottolinea importanti misure restrittive. Una di queste è proprio di evitare loghi affollati o di creare assembramento, una regola che abbiamo appreso fin dagli inizi della pandemia. Ricordiamo che anche a Bari, il Sindaco ha voluto denunciare proprio questo fenomeno.
Covid, il video shock della protesta a Catanzaro: maxi-assembramento
L’inviato Luca Abete ha condiviso sul suo profilo Facebook il video della protesta che si sta verificando in questi istanti a Catanzaro. L’inviato ha precisato di “condividere in pieno” le ragioni e i motivi della protesta, ma di non essere d’accordo sul modo. “Penso che si sia scelto il modo più folle e pericoloso” ha scritto, riferendosi alle centinaia di persone che sono scese in strada. Il rischio, ovviamente, è quello di diffondere il contagio con un maxi-assembramento. Ricordiamo che il nuovo Dpcm ha suddiviso l’Italia in tre fasce colorate in base al rischio da Coronavirus, chiamate “zone”: gialle, arancioni o rosse. Le immagini che arrivano sono davvero forti e la protesta non sembra pronta a placarsi.
Un momento davvero carico di tensione si sta verificando a Catanzaro. Ricordiamo che non si tratta della prima protesta, anche in altre città abbiamo assistito a delle manifestazioni per la difficile situazione che stiamo affrontando.