Coronavirus, Crisanti: “Bisogna lavorare per evitare la terza ondata”

Coronavirus, Andrea Crisanti lapidario : “Bisogna lavorare per evitare la terza ondata”.

Coronavirus, Crisanti: "Bisogna lavorare per evitare una terza ondata"
Coronavirus, Crisanti: “Bisogna lavorare per evitare una terza ondata”

L’Italia si trova a vivere una situazione alquanto difficile, come anche il resto del mondo. Un momento questo che decisamente nessuno poteva aspettarsi di affrontare. Il 2020 si è aperto in modo del tutto diverso dalle aspettative della popolazione mondiale. Il virus scoperto ad inizio gennaio e denominato coronavirus ha creato una crepa indelebile in tutti i cittadini. Diversi sono stati i pareri degli specialisti che spesso hanno anche portato ad uno stato di confusione: le persone vivono un momento di grande malessere, cadendo diverse volte in preda al panico. Andrea Crisanti ha bocciato la tesi del ministro Azzolina, che ha definito la scuola un formidabile strumento di tracciamento. Non solo, chiede di investire per evitare la terza ondata.

Coronavirus, Crisanti lapidario: “Evitare terza ondata”

Andrea Crisanti dopo aver bocciato la tesi del ministro dell’istruzione Lucia Azzolina, infatti, secondo quest’ultimo la scuola è uno spazio, una comunità, in cui convergono numerose famiglie e relazioni e in cui si concentrano i potenziali contagi. Crisanti chiede di investire e lavorare per evitare una terza ondata di coronavirus. Stando alle sue parole, il sistema di tracciamento è completamente saltato e oggi si può fare poco. Ha spiegato che il contributo dei medici di base nell’esecuzione dei tamponi non porta alla capacità di condurre un tracciamento.

Coronavirus, Crisanti: "Bisogna lavorare per evitare una terza ondata"
Coronavirus, Crisanti: “Bisogna lavorare per evitare una terza ondata”

Secondo Crisanti, i medici di famiglia effettuano test rapidi, quelli a bassa sensibilità, ed in seguito inseriscono i dati in un sistema. Questo non è un grande aiuto per la rintracciabilità, che già al momento non funziona come dovrebbe. Per questo bisogna in tutti i modi cercare di riprendere la catena dei possibili contatti dei positivi per non sfociare in una situazione fuori controllo. Già in queste condizioni gli ospedali sono decisamente allo stremo, un conseguente aumento dei contagi potrebbe essere una catastrofe. E’ necessario, secondo Crisanti, lavorare al massimo anche per evitare una terza ondata l’anno prossimo.

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