Coronavirus, come curarlo a casa: “In arrivo una linea guida”, parla l’esperto

E’ in arrivo una linea guida per i medici di medicina generale per offrire assistenza alle persone che curano il Coronavirus a casa. Ecco le parole di Massimo Galli, infettivologo dell’Ospedale Sacco di Milano.

coronavirus linea guida
Come curare il Covid da casa: arriva una linea guida per i medici di medicina generale, parla l’esperto

In attesa di nuovi aggiornamenti, di nuove restrizioni o di nuove decisioni da parte del governo per far fronte all’emergenza Coronavirus in Italia, arrivano le linee guida per i medici. Ne ha parlato l’infettivologo dell’Ospedale Sacco di Milano, intervenendo nel corso di Timeline in onda su SkyTg24. L’esperto ha spiegato che al momento la situazione è piuttosto preoccupante: l’ospedale è carico di pazienti e non c’è spazio per tutti. Secondo Massimo Galli ci sono carenze nella gestione della pandemia sul territorio, c’è qualcosa che non funziona sulla medicina territoriale: “I medici lamentano una importante carenza della organizzazione, della disponibilità di presidi, della gestione complessiva che possa portare a una miglior gestione del paziente domiciliare” ha dichiarato. Nel corso del suo intervento, ha redatto una rapida linea guida per i medici di medicina generale: ecco di che si tratta.

Coronavirus, come curarlo a casa: “In arrivo una linea guida”, parla l’esperto

Massimo Galli, infettivologo dell’Ospedale Sacco di Milano, è intervenuto a Timeline su SkyTg4. L’esperto ha anticipato di aver collaborato alla stesura di una linea guida per i medici di medicina generale. Si tratta di alcune indicazioni utili al medico per offrire assistenza ai malati di Covid-19 che si trovano in isolamento domestico. Ecco le parole dell’esperto: “Con gli Ordini dei medici delle province della Lombardia abbiamo redatto, toccherà all’Ordine dei medici annunciarne l’utilizzo, una rapida linea guida con una serie di indicazioni. Devono essere utili al medico di medicina generale per la pratica quotidiana e per offrire il massimo possibile dell’assistenza alle persone che stanno a casa, anche in termini di spiegazione e consiglio per quanto riguarda la loro specifica situazione”. L’infettivologo ha spiegato che il 95% dei malati di Coronavirus non ha sintomi che portano ad un ricovero ma ha bisogno ugualmente di indicazioni. “Poi c’è quel 5% circa che in ospedale ci deve venire. Un aspetto pesante da sopportare è la povertà di farmaci di cui disponiamo per le preoccupazioni di chi sta a casa. Vengono usati molti antibiotici che non servono a nulla, ma in fin dei conti le possibilità terapeutiche a domicilio sono molto limitate“.

L’esperto ha inoltre invitato i cittadini a festeggiare il Natale con prudenza, adottando tutte le misure anti Covid per evitare l’ulteriore diffusione del virus. Il ‘liberi tutti’ potrà esserci solo quando il vaccino risolverà il problema.

Impostazioni privacy