Coronavirus, la Lombardia diventa zona arancione: domani la firma

Dopo gli ultimi bollettini sui dati del Coronavirus, la Lombardia presto diventerà zona arancione: domani dovrebbe arrivare la firma

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Coronavirus, la Lombardia potrebbe diventare zona arancione (Fonte: Pixabay)

La seconda ondata di Coronavirus si è abbattuta sull’Italia. Dopo la tregua estiva, il virus è tornato alla ribalta in autunno. La seconda ondata sembra addirittura più pericolosa della prima. Ogni giorno in Italia si registrano più di trentamila nuovi positivi e i focolai sono sparsi per tutto il paese. Le terapie intensive sono nuovamente affollate e le strutture sanitarie sembrano già al collasso. Il governo sta cercando di porre un freno all’avanzata del virus. L’obiettivo è di evitare un nuovo lockdown nazionale. Per questo motivo, l’Italia è stata divisa in zone, dalla gialla alla rossa, a seconda del grado di diffusione e di pericolosità del virus.

Coronavirus, la Lombardia diventa zona arancione

La regione Lombardia inizia a vedere un po’ di luce in fondo al tunnel. La regione del Nord era stata inserita sin dall’inizio tra le zone rosse insieme al Piemonte e alla Calabria. Presto, però, potrebbe diventare zona arancione. La notizia è stata confermata dal sindaco di Lodi, Sara Casanova, che ha dichiarato: “Ho incontrato oggi il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e so che sta per avere la firma del ministro Speranza perché la Lombardia entri nella zona-covid arancione”. Casanova ha poi aggiunto che l’ordinanza è attesa per domani.

Secondo quanto riporta Askanews, però, il ministro della Salute Roberto Speranza avrebbe comunicato ai governatori che probabilmente non ci saranno passaggi di fascia delle Regioni nel corso di questa settimana. Il ministro avrebbe giustificato la scelta ricordando che non è il momento di allentare la tensione. Regna ancora incertezza, dunque, sul ‘colore’ della Lombardia e delle altre regioni italiane. Cosa succederà nei prossimi giorni? Ricordiamo che l’obiettivo del governo è garantire serenità durante le festività natalizie senza incorrere ovviamente in una terza ondata.

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