Diego Armando Maradona Junior ha parlato per la prima volta a Live – Non è la D’Urso: ecco le sue parole in lacrime
Maradona è morto il 25 novembre del 2020. La sua scomparsa ha sconvolto il mondo. L’argentino è stato uno dei migliori calciatore al mondo, se non il migliore. In Argentina migliaia di persone l’hanno salutato per l’ultima volta accompagnato il carro funebre. A Napoli, invece, gli è stato intitolato lo stadio San Paolo. Il Pibe de Oro ha lasciato cinque figli: Dalma, Giannina, Diego Jr., Jana e Diego Fernando. La maggiore, Dalma, è apparsa estremamente segnata nella partita del Boca Juniors. Diego Jr., invece, ha parlato per la prima volta nella puntata di stasera di Live – Non è la D’Urso.
Le parole di Diego Armando Maradona Junior a Live – Non è la D’Urso
Diego Armando Maradona Jr. è nato dalla storia tra il Pibe de Oro e Cristiano Sinagra. Il loro flirt, fugace, nato durante l’esperienza al Napoli, diede come frutto il piccolo Diego. Un frutto riconosciuto dopo tantissimi anni dal calciatore. Dopo il riconoscimento, i due hanno cercato di recuperare il tempo perso. Il calciatore è stato anche il padrino del nipote. Diego Junior è stato ospite durante la puntata odierna di Live – Non è la D’Urso, talk show condotto da Barbara D’Urso. Il figlio del calciatore ha dichiarato: “Sapevo che dopo l’intervento alla testa mio padre si stava riprendendo, perchè l’ho visto con i miei occhi. Ho fatto una videochiamata con lui, rideva e scherzava. Quando poi sono risultato positivo, ho avuto sempre meno contatti”. Diego ha poi scoperto della morte del padre grazie ad un amico, che le ha inviato una serie di messaggi: “Mia moglie poi ha chiamato la sorella dell’avvocato di mio padre, che le ha confermato la notizia“.
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Diego Armando Maradona Junior ha poi dichiarato in lacrime: “È ingiusto quello che è successo, dovevamo avere più tempo. Posso dire che n’è valsa la pena, anche se per poco. La parte più bella è stata quando ho visto mio figlio in braccio a mio padre”. Il figlio del Pibe de Oro ha poi chiesto giustizia: “Se ci sono colpevoli, giusto che paghino“.