Si parla negli ultimi giorni di un possibile allentamento alle misure restrittive e, in particolare, di un’apertura tra Comuni a Natale: cosa potrebbe davvero accadere.
Negli ultimi giorni si è parlato della possibilità di un allentamento nelle misure restrittive imposte dal nuovo Dpcm per quanto riguarda il divieto di spostamento tra Comuni a Natale, a causa del Coronavirus. Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, si è detto “aperto” ad alla possibilità, nonostante abbia precisato che occorre grande cautela e abbia rimesso la decisione nelle mani del Parlamento. Giungono in queste ore alcune novità a tal proposito, che riguardano alcune precisazioni importanti in merito a questa possibile deroga dal Dpcm. Vediamo insieme, nel dettaglio, quali sono le ipotesi e cosa potrebbe davvero accadere. A riportare la notizia è il Corriere della Sera, che chiarisce dei punti precisi.
Apertura tra comuni a Natale: le ipotesi
Sono diverse le personalità politiche che si sono mobilitate per una possibile revisione del Dpcm entrato in vigore il 4 Dicembre. Tra i divieti imposti, vi è quello del coprifuoco nazionale e del divieto di spostamento tra comuni nelle date del 25 e 26 Dicembre oltre che del 1 Gennaio. Come è stato fatto notare, questa decisione penalizzerebbe gli abitanti dei piccoli centri che non avrebbero le stesse possibilità di chi vive nelle grandi città. Si è quindi parlato a lungo di modificare questo punto e consentire gli spostamenti. Ma pare occorra chiarezza. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, il Governo starebbe vagliando la possibilità di permettere solo determinate eccezioni al divieto. L’apertura, dunque, riguarderebbe solo i comuni molto piccoli, con un massimo di quindicimila abitanti. A questi, potrebbe essere consentito spostarsi solo nei comuni vicini. Al momento, non ci sono ancora conferme, pare sia prevista oggi una riunione proprio per valutare tutte le possibilità.
Bisognerà dunque attendere le prossime ore per capire quale linea di condotta il Governo deciderà di seguire.