Rosario Fiorello, la sua grande ‘scalata’: una storia incredibile

Attribuire a Rosario Fiorello la definizione di ‘attore’, ‘showman’, ‘conduttore’ sarebbe riduttivo, trattandosi di un artista dotato di un talento a tutto tondo: la storia incredibile della sua ‘scalata’, che lo ha condotto allo straordinario successo.

Fiorello storia
Rosario Fiorello, la sua grande ‘scalata’: una storia incredibile (fonte Instagram)

Rosario Fiorello è un artista. Un artista dotato di un talento immenso e vario che abbraccia ogni ramo del panorama dello spettacolo. Nato a Catania nel 1960, fratello dell’attore Beppe Fiorello, si cimenta in svariati lavori prima di diventare animatore in un villaggio turistico. Da quel momento, la sua carriera prosegue con una serie incredibile di successi. Una vera e propria ‘scalata’, la sua storia, in cui Fiorello si distingue per la sua capacità di trasformarsi e intrattenere il pubblico. Un racconto incredibile, fatto a Vanity Fair, che raccoglie i punti salienti della sua vita e il grande percorso affrontato dallo showman. “Morirò dentro una teglia” ha rivelato di aver pensato l’artista. Invece, è diventato uno dei volti più amati e straordinari del panorama italiano.

Fiorello, la ‘scalata’ verso il successo: la storia incredibile

Il celebre artista inizia a lavorare come facchino in cucina. “Lavavo teglie, enormi teglie, con un grembiule gommato, una pompa, una retina e una paletta per scrostare grasso e patate” ha rivelato Fiorello. “Morirò dentro una teglia” si disse, prima di decidere che non sarebbe stato così. Con grande coraggio e spirito di iniziativa andò dritto dallo chef e gli spiega di essere bravissimo ai fornelli. Così, l’artista diventa comis di sala. “Dopo un po’ vedo che i camerieri del villaggio hanno una vita migliore e parlano con la gente”. Quindi Fiorello si reca dal caposala e gli chiede di poter fare il cameriere. Anche quel ruolo, tuttavia, gli sta stretto. “Vidi i baristi, che erano ancora più fighi di me…” racconta a Vanity Fair. Immancabile il momento in cui l’artista parla con il capobar e lo implora di farlo lavorare al bar. Ovviamente, ci riesce. “Al bar ho cominciato a esprimere tutto” ha spiegato. Si cimentava in imitazioni, raccontava quanto accadeva nel villaggio e i clienti lo amavano.  Quando fu di ritorno dal servizio militare, gli imposero una scelta: o diventava animatore o se ne andava. Fiorello, dapprima convinto a non accettare, ci ripensò. Il resto è storia.

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Un percorso straordinario quello del celebre artista (fonte Instagram)

E voi, eravate a conoscenza di questo straordinario percorso fatto dal grande artista?

 

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