Luca Tommassini, rapporto con il padre difficile: la confessione dolorosa

Luca Tommassini ha avuto un rapporto difficile con il padre: durante un’intervista si è lasciato andare ad una confessione dolorosa

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Luca Tommassini, il rapporto difficile con il padre: la sua confessione (Fonte: Instagram)

Tommassini è uno dei migliori coreografi italiani. All’età di nove anni decide di studiare danza e si iscrive alla scuola diretta da Enzo Paolo Turchi, a cento metri da casa sua. La retta veniva pagata esclusivamente dalla mamma, che riusciva ad accumulare risparmi all’insaputa del marito. Tommassini, infatti, non ha mai avuto un buon rapporto con il padre. Egli descrive il genitori come violento. L’iscrizione alla scuola di danza fu la goccia che fece traboccare il vaso: “Rimproverò me e mia madre per l’iscrizione. Mia madre iniziò a difendermi, lui prese una bottiglia di vetro, la spaccò contro il muro e andò verso mamma. Mi misi in mezzo e gli gridai ‘Vattene’. Se ne andò”. A 12 anni iniziò a lavorare nel mondo dello spettacolo, dividendosi tra televisione, teatro e cinema. A 17 anni prese incarico come primo ballerino alla trasmissione Festival condotta da Pippo Baudo, ballando al fianco dell’amica Lorella Cuccarini, conosciuta ai tempi della scuola di danza. In seguito decise di trasferirsi negli Stati Uniti, entrando a far parte del corpo di ballo di Madonna. Ha lavorato anche con altre star internazionali come Diana Ross, Prince, Janet Jackson, Whitney Houston, Kylie Minogue e Michael Jackson.

Luca Tommassini, confessione dolorosa sul padre

Il famoso coreografo – come abbiamo detto – non aveva un rapporto idilliaco con il padre. Come raccontato da Luca Tommassini nel podcast “One more time” di Luca Casadei, il genitore alzava le mani sia contro di lui che contro la mamma. Il coreografo, inoltre, si è lasciato andare ad una confessione molto dolorosa: “Mi diceva di stare zitto, spaccava oggetti e alzava le mani su di me e su mia madre. Si vergognava di me, della mia ‘S’ moscia, era il primo a chiamarmi ‘fro***to'”.

Il padre di Luca Tommassini da semplice meccanico divenne presto pilota di Formula 3 e si arricchì: “Cominciò a non stare quasi mai in casa, ma quando c’era usava molto le mani e mia madre finì diverse volte in ospedale. Una volta mi tirò in faccia un posacenere di cristallo. Non parlai per settimane e, di nascosto da lui, mi portarono da uno psicologo per superare il mutismo”.

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