Nicola Savino, straordinario ricordo: “Mi ci portò Amadeus”, emozionante retroscena

Conduttore, autore, attore: “Mi ci portò Amadeus”, lo straordinario ricordo del talentuoso Nicola Savino, emozionante retroscena che non tutti conoscono

Nicola Savino Amadeus
“Mi ci portò Amadeus”, il ricordo straordinario di Nicola Savino (fonte Instagram)

Questa sera, 15 Marzo, calcherà come ogni settimana il palco de “Le Iene”. Il talentuoso Nicola Savino è ormai un volto amatissimo della tv, che ha saputo far valere il suo grande talento non solo sul piccolo schermo, ma anche in radio e al cinema. Nato nel 1967 a Lucca, il suo esordio nel mondo dell’intrattenimento avviene proprio in radio. L’approdo in tv, invece, arriva con “Quelli che il calcio”. Nel corso della sua carriera, costantemente in ascesa, è stato auto di programmi amatissimi e celebri nel nostro paese, oltre che conduttore di alcuni di questi. Felicemente sposato e padre di una splendida bambina, il celebre artista aveva raccontato, alcuni anni fa, un retroscena drammatico sul suo passato, un episodio davvero doloroso che lo aveva visto protagonista. In un’intervista a “Sorrisi e Canzoni” di alcuni anni fa, invece, Nicola Savino ha rivelato un retroscena molto diverso: “Mi ci portò Amadeus”, il ricordo straordinario ed emozionante.

Nicola Savino, emozionante ricordo del passato: “Mi ci portò Amadeus”

Un ricordo straordinario e incredibile, a pensarci oggi. Nicola Savino è, infatti, un personaggio celebre e amatissimo dal pubblico italiano. Il retroscena che ha raccontato, invece, si colloca in un periodo antecedente, nel lontano 1995. Di che si tratta? Della prima volta che l’artista ha “varcato” le soglie di Cologno Monzese. “Nel 1995. Mi ci portò Amadeus, all’epoca conduceva una parte di “Buona Domenica” con Lorella Cuccarini. Mi disse: “Dai, vieni a vedere cos’è uno studio televisivo” ha raccontato. Nicola Savino spiega di essere rimasto molto colpito dalla mole di persone al lavoro. “Ero quello che Claudio Cecchetto chiamava “la pianta”: la pianta sta ferma e intanto prende luce e acqua, e cresce” ha detto. “Rispetto alla radio mi colpì la quantità di persone coinvolte e la difficoltà nel capire chi facesse cosa” ha aggiunto. Un’esperienza da cui ha tratto il più possibile. “Credo che si diventi capaci di fare tv quando in uno studio si riconosce chi fa cosa” ha dichiarato.

 

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Conoscevate questo incredibile retroscena sul passato di Nicola Savino?

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