Strage Mottarone, i passi per il recupero di Eitan: nessuna bugia, come sarà affrontato il suo percorso

Strage Mottarone, i prossimi passi per il recupero del piccolo Eitan: nessuna bugia, come sarà affrontato il suo percorso.

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Quali saranno i passi del piccolo Eitan, l’unico sopravvissuto della tragica vicenda

Nella tarda mattinata di Domenica 23 maggio è avvenuta la strage della funivia Mottarone, dove hanno perso la vita 14 persone su 15. L’unico sopravvissuto di questa triste vicenda è stato un bambino di 5 anni, di nome Eitan. Purtroppo, però, la sua famiglia ha perso la vita, con altre storie spezzate improvvisamente.  Nelle ultime ore, si è aggiunto un tassello fondamentale, infatti, tre persone sono state fermate, si tratta di Luigi Nerini, proprietario della società che gestisce l’impianto, il capo operativo del servizio e il direttore.

Adesso, il pensiero va sicuramente al bambino, che dovrà pian pian venire a conoscenza dei tragici fatti, in cui ha perduto la mamma, il padre, e il suo fratellino.

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Strage Mottarone, i passi per il recupero di Eitan: cosa accadrà

Una tragica vicenda quella avvenuta domenica 23 maggio, nell’incidente della funivia Mottarone. 14 persone hanno perso la vita, e soltanto un bambino di cinque anni è riuscito a salvarsi. La sua famiglia non ce l’ha fatta. Soltanto da qualche ora è partito gradualmente il suo risveglio, ma il piccolo dovrà poi venire a conoscenza dei fatti.

Ovviamente, prima di parlargli, dovrà avvenire il suo recupero fisico, e soltanto successivamente, verrà messo al corrente, senza, però, raccontare nessuna bugia, perchè, secondo gli esperti, il mentire potrebbe fargli perdere la fiducia nelle figure di riferimento. I familiari, saranno loro, a sostenerlo, ed aiutarlo in questa difficile situazione, dove, non troverà più la figura di sua madre e di suo padre, e del piccolo fratellino. “L’evento potrebbe non aver fatto in tempo a fissarsi nella memoria, anche per piccoli pezzi. Adesso Eitan ha bisogno di figure note emotivamente, che conosca, e con cui abbia un legame affettivo, come la zia”, spiega Antonella Costantino, la presidente Sinpia, Società Italiana di neuropsichiatria dell’infanzia e adolescenza.

Soltanto una volta aver appreso il lutto, quando sarà entrata la fase di razionalità, verrà poi raccontato al piccolo il gesto del papà, che ha cercato di proteggerlo. Un gesto che verrà preso come un sacrificio, e questo ‘sacrificio’, dovrà essere vissuto da Eitan, come un’esperienza positiva.

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