Piedi al limite, Kellie non può essere sottoposta ad anestesia: la scena in sala operatoria ha dell’incredibile

Le condizione del piede di Kellie sono disastrose: questo episodio di Piedi al limite mostra la sua operazione senza anestesia.

Kellie è costretta a vivere un vero dramma: appena poggia i piedi a terra avverte un dolore intenso, come se camminasse su lame di coltello. Neanche le scarpe ortopediche riescono ad alleviare la sua sofferenza.

Piedi al limite Kellie
Piedi al limite, Kellie non può essere sottoposta ad anestesia: in sala operatoria accade l’impensabile (Discovery+)

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Si tratta di scarpe molto particolari, con delle molle nella parte posteriore che riducono la pressione sui talloni. Le dita di Kellie sono tutte accavallate ed ha un fungo enorme sull’unghia dell’alluce che emana anche cattivo odore.

La donna svolge un lavoro che la porta a stare a contatto con personaggi politici: sarebbe più consono portare scarpe col tacco e invece Kellie costretta ad indossare sandali con le calze sentendosi ovviamente osservata e non adeguata al ruolo che ricopre. Disperata, si reca a Los Angeles dove la dottoressa Ebonie Vincent, volto di Piedi al limite, fa visita ai pazienti.

Con molto disagio, Kellie mostra i propri piedi alla dottoressa che nota subito la micosi all’unghia dell’alluce sinistro. E’ molto lunga e si è sollevata dal letto ungueale, si è incurvata, ispessita, assumendo una colorazione nera e gialla. Inoltre, Kellie ha il secondo dito a martello e la fascite plantare.

Il dito a martello può essere raddrizzato intervenendo chirurgicamente mentre il dolore causato dalla fascite si può alleviare con delle infiltrazioni a base di cortisone. L’unghia dell’alluce invece dovrà essere asportata completamente in modo da liberare il letto ungueale e consentire la crescita di una nuova unghia libera da micosi.

Piedi al limite, l’intervento di Kellie si rivela più complicato del previsto

La paziente ha una storia clinica molto complessa, perciò non potrà essere addormentata dall’anestesia. Verrà sedata leggermente durante l’operazione al dito a martello e le verrà eseguito anche un blocco nervoso periferico in modo che non abbia sensibilità ai piedi. Una procedura che può essere pericolosa, perché se il paziente muove un piede mentre il chirurgo ha in mano uno strumento tagliente, rischia di essere ferito.

Piedi al limite Kellie
Fonte foto: Discovery+

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La dottoressa Vincent inizia ad operare il dito a martello: innanzitutto, seziona l’articolazione in modo da esporre le falangi per poi asportare la parte superiore di una di esse e rimuovere la cartilagine alla base dell’altra. Questo consente di preparare l’articolazione per accogliere la protesi ossea.

Nel rimuovere l’unghia micotica, vengono fuori tantissimi detriti subungueali che la rendono fragilissima. Perciò andrà staccata un pezzo alla volta. La nuova unghia crescerà in un arco di tempo che può variare dai 6 ai 9 mesi.

Infine, grazie all’infiltrazione a base di cortisone, Kellie non avrà più bisogno delle calzature con le molle. Dopo l’intervento, dovrà medicare l’unghia ogni giorno, altrimenti aumenterà il rischio che la micosi ricompaia.

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Due mesi dopo l’intervento, la dottoressa nota che la donna cammina senza il deambulatore e senza bastone. Inoltre, l’unghia sta crescendo bene e non presenta più detriti.

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Fonte foto: Discovery+

Potrà finalmente indossare i sandali senza calze: per Kellie è arrivata la svolta!

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