“Sono stati anni difficili”: racconta che fu Gianni Morandi a ‘salvarlo’

La confessione al Corriere della sera sugli anni complicati che hanno preceduto la svolta della sua vita: fu Gianni Morandi ad aiutarlo.

In certi momenti della vita di ciascuno, capita che una semplice decisione possa cambiare radicalmente il corso della propria esistenza sia dal punto di vista privato che da quello professionale. A volte basta modificare leggermente la prospettiva per poter scoprire nuovi orizzonti e nuove possibilità.

Gianni Morandi fu
Rivelazione su Gianni Morandi (Credits: Instagram)

Spesso a spingerci a guardare le cose da un’altra angolazione è un consiglio, una parola, una frase detta da qualcuno con più esperienza o a cui è capitato di vivere situazioni simili. Succede anche agli artisti, per i quali il talento è certamente importantissimo, ma anche le scelte hanno un ruolo fondamentale.

Ne ha parlato un amatissimo cantautore in in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera dove ha ripercorso la sua carriera comprese le difficoltà degli inizi. E fu grazie a Gianni Morandi che riuscì a trovare la chiave giusta che gli avrebbe spalancato le porte del successo.

“Non arrivavo a fine mese”: fu Gianni Morandi a dargli un suggerimento prezioso

Il celebre artista di cui parliamo è Luca Barbarossa, vincitore del Festival di Sanremo 1992 col brano Portami a ballare. Il cantautore 62enne oggi è alla conduzione del programma Radio2 Social Club ed ha ammesso al noto quotidiano di aver attraversato una fase critica come musicista.

Era agli inizi ed il suo brano Roma spogliata era stata commentato positivamente da Antonello Venditti che, dopo averla ascoltato, disse: “Bella, posso suonare il pianoforte?”. Il suo primo album, però, non ebbe grande successo e sorsero anche dei problemi con la Fonit Cetra, la sua casa discografica. “Sono stati anni difficili, mi sono rimesso a suonare nei locali, avevo quel briciolo di nome che mi permetteva di non fare piano bar. Non arrivavo a fine mese”.

Con l’uscita de L’amore rubato nel 1988, finalmente le cose iniziarono a cambiare ed erano stati i consigli di Gianni Morandi e Lucio Dalla ad aprirgli occhi: ”Devi toglierti la puzza sotto al naso”, gli dissero. Lui fino a quel momento aveva voluto cantare canzoni impegnate come, appunto, Roma spogliata: “Ho vissuto gli anni di piombo, ho visto persone morire durante le manifestazioni, lacrimogeni sparati ad altezza d’uomo, sulla schiena dei miei amici”. Barbarossa ammette di aver capito dopo la canzone di Venditti su Roma: “Ho capito dopo che quella canzone andava oltre la Storia, era una dichiarazione d’amore”.

Seguendo il suggerimento di Morandi, anche per lui è arrivato il successo che lo ha portato dritto al Festival del ’92. Un trionfo che molto probabilmente non avrebbe vissuto se non fosse stato per le parole del cantante di Monghidoro.

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Retroscena su Gianni Morandi (Credits: RaiPlay)

Un racconto che dimostra quanto a volte possa essere utile l’incoraggiamento di un amico.

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