Mercedesz ha già rivelato cosa farebbe della vincita in caso fosse lei ad aggiudicarsela, ma ha voluto anche aggiungere che in caso di vittoria tutti i suoi pensieri e i suoi ringraziamenti andrebbero al padre, Riccardo Schicchi, morto nel dicembre del 2012: «Se vinco dedicherò a lui la vittoria, non solo idealmente. Mio padre è morto di diabete e io vorrei devolvere la vincita a un’associazione per la ricerca su questa malattia».
Mercedesz ha vissuto a lungo in Gran Bretagna e non teme di soffrire di nostalgia di casa: è abituata a stare lontana da mamma Eva che tuttavia considera come una sorella: «Quando c’era bisogno che lei fosse severa e “mamma” lo era. In altri aspetti era più un’amica».
Un padre produttore di film a luci rosse, una madre pornostar… l’infanzia di Mercedesz non è stata facile: «Quando ero molto piccola non ho avuto problemi per il mestiere dei miei genitori perché i miei compagni non capivano e nessuno mi chiedeva “che cosa fanno i tuoi genitori?”. Quando sono cresciuta, sono cominciati i pregiudizi, il bullismo. Anche se ho sempre saputo comportarmi: agli insulti non rispondevo e di certe persone me ne fregavo. Ancora oggi è così: se qualcuno ha dei pregiudizi è perché non mi conosce. E non conosce mia madre».
Mercedesz non ha mai disapprovato il lavoro della madre, anche se (ovviamente) non ha mai voluto vedere i suoi film e non ha mai pensato di imitarla: «Per il carattere che c’ho non l’avrei mai potuto fare. Ma non per questo giudico mia madre».