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Maria Teresa Laurito, Vieni da Me: “È morta troppo presto per una brutta malattia”

Vieni da Me, Maria Teresa Laurito, la morte delle madre e il padre dittatoriale.
Inizia una nuova settimana e, ovviamente, torna anche l’appuntamento con Vieni da Me. Il programma di Caterina Balivo su Rai 1 intrattiene i telespettatori ormai da mesi con moltissimi ospiti che si susseguono e si raccontano nel salotto della conduttrice. Oggi, a prestarsi al famigerato gioco della cassettiera con Caterina Balivo troviamo: Maria Teresa Laurito.

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Maria Teresa Laurito Vieni da Me: la mamma morta presto

Maria Teresa Laurito ospite di Vieni da Me, si è prestato al gioco della cassettiera e, uno dopo l’altro, i metaforici cassetti della vita dell’ospite della puntata di oggi si sono aperti, svelando un po’ di più sulla sua vita privata e sulla sua carriera. “Io non mi arrabbio mai, ma quando succede è tempo di scappare”. L’intervista poi procede con tantissimi momenti che riguardano la sua carriera compreso l’inizio del suo lavoro: “Io avevo una soffitta dove praticamente tenevo tutte le cose abbandonate di mia nonna o delle zie, scarpe e cappelli anni ’30. Io lì a otto anni ho deciso che avrei fatto l’attrice. Andai da mia mamma e le dissi che volevo intraprendere quella carriera”. Lei era un’artista, suonava il pianoforte e da lei ho imparato molto soprattutto mi ha insegnato il sorriso e l’amore, amare e accogliere. È morta presto, troppo, poi in un periodo brutto della mia vita perché a 21 anni non lavoravo e mi sono trovata stravolta da questa brutta malattia che è durata un anno e io ho lasciato tutto per starle accanto”.

Maria Teresa Laurito e le proposte di matrimonio

“Mio padre fu una persona molto dura, usava così, gli uomini erano militareschi e severi. Lui comandava anche se aveva una faccia d’angelo. Era dittatoriale si faceva solo quello che voleva lui. Io a 18 anni non potevo ancora uscire da casa dopo le 17 di pomeriggio, figuratevi. Quindi uscivo sempre con mio fratello. Avevo molti fidanzatini perché venivano a casa, si presentavano col mazzo di fiori, parlavano con papà di matrimonio, poi io entravo e dicevo “No grazie, preferisco vivere” e il corteggiatore andava via”.

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