Coronavirus, l’immunologo Sergio Abrignani ha svelato che per avere un vaccino efficace contro il Covid-19 ci vogliono due-tre anni: le sue parole.
Seppure con difficoltà e, soprattutto, poco alla volta, i risultati delle misure restrittive imposte dal premier Giuseppe Conte fino al 3 Maggio si stanno iniziando a vedere. È proprio per questo motivo che è necessario, almeno finché non si trova un vaccino, non abbassare mai la guardia. Certo, la Fase Due di questa emergenza Coronavirus è molto vicina. Eppure, anche durante questo periodo, sarà opportuno continuare a rispettare tutte quelle regole che, fino a questo momento, sono state più che utili e, soprattutto, indispensabili. Ma a proposito di vaccino, a che stanno? Se n’è discusso tantissimo in questi giorni. Anche a Live-Non è la D’Urso, ad esempio, si è parlato di un vaccino sottoforma di cerotto. Ma a svelare ogni cosa su questi ‘studi’ è l’immunologo Sergio Abrignani. Che, in una recente intervista per Il Corriere, ha raccontato di come si sta sperimentando questo vaccino. E, soprattutto, di quanto altro tempo occorrerà ancora.
Mettere a punto un vaccino contro il Coronavirus, si sa, non è assolutamente un’operazione da niente. E lo ha ammesso anche Sergio Abrignani in una recente intervista per Il Corriere. In questa occasione, l’immunologo ha chiaramente detto che, nonostante si stia tentando di accelerare i tempi alla massima potenza, purtroppo non si può parlare affatto di mesi, bensì di anni. Infatti, come da lui stesso dichiarato: ‘I gruppi di ricerca sono ancora nella fase 1’. Continuando a dire, infine, che serve un’altra fase obbligatoria prima di passare alla terza ed ultime che, quindi, consiste nello studiare l’efficacia su persone che sono a rischio infezione. ‘Si possono stringere i tempi, ma i passaggi sono obbligati’, ammette il buon Abrignani.
Quindi, ricapitolando, le fasi di sperimentazione del vaccino per il Coronavirus sono principalmente ed obbligatoriamente tre. Al momento, stando a quanto dichiarato da Abrignani, si sta lavorando alla fase uno, quindi a quella iniziale. Soltanto quando è stata ‘superata’ questa fase si può passare alla seconda, ovvero a quella in cui si stabiliscono le dosi e le schedule da somministrare, ed, infine, alla terza. Da come si può chiaramente comprendere, quindi, il lavoro da fare è lungo. Per questo motivo, l’immunologo Sergio Abrignani ha ammesso: ‘Tutti i vaccini che conosciamo hanno richiesto minimo 8 anni tra ideazione e immissione sul mercato. Nel caso di Covid-19 le prospettive sono di due-tre anni’.