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Covid, in centro città accade qualcosa d’incredibile alla vigilia del Lockdown

Covid, in centro città accade qualcosa d’incredibile alla vigilia del Lockdown, che andrà in vigore da venerdì 6 novembre nelle regioni della ‘zona rossa’.

Covid, in centro città accade qualcosa d’incredibile alla vigilia del Lockdown, che andrà in vigore da venerdì 6 novembre nelle regioni della ‘zona rossa’.(Fonte Google)

A partire da domani, venerdì 6 novembre, in Italia andranno in vigore le nuove misure restrittive, previste dal nuovo dpcm. Un decreto che prevede molte novità, la più importante delle quali è rappresentata dalla divisione del Paese in tre zone. Rossa, arancione e gialla, in base al livello di rischio e criticità delle varie regioni. E nelle regioni della zona rossa, la più a rischio, sta per iniziare un vero e proprio secondo lockdown. Anche il Piemonte, dove in queste ore sta accadendo qualcosa di davvero incredibile.

Covid, a Torino accade qualcosa d’incredibile alla vigilia del Lockdown

Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e Calabria: sono queste le quattro regioni Italia che, in base a 21 parametri analizzati, sono state inserite nella zona rossa. Si tratta della fascia più a rischio, in cui, quindi, saranno previste misure restrittive decisamente drastiche. Un vero e proprio lockdown, in cui per uscire servirà l’autocertificazione. La maggior parte delle attività saranno chiuse, fatta eccezione per parrucchieri, tabaccherie, lavanderie, edicole ed alimentari. Ma, nonostante sia stato chiarito che i supermercati resteranno aperti, nelle ultime ora a Torino sta accadendo l’impensabile. Nel capoluogo piemontese, infatti, si stanno registrando code interminabili in diversi supermercati. Un esempio è l’Ipercoop di Parco Dora, in via Livorno, dove si sono registrate file fuori dal normale. Stessa situazione al Carrefour di corso Turati, con file di carrelli pieni e code superiori alla norma.

Segno del panico che ha colto la popolazione, in vista di un secondo ed inaspettato lockdown. Ricordiamo che il livello di criticità delle singole regioni è continuamente monitorato dall’Iss e dal Ministero della Salute. Nel caso la situazione di una regione cambi e la situazione si mantenga stabile per almeno 15 giorni, potrà “cambiare colore”, e passare ad una fascia differente, con misure più o meno restrittive.

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