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Covid, parla Burioni: “Essere vaccinati non vuol dire essere protetti al 100%”

Covid, parla il virologo Roberto Burioni: “Essere vaccinati non vuol dire essere protetti al 100%, anzi”.

Covid, parla Burioni: “Essere vaccinati non vuol dire essere protetti al 100%”

Sono giorni decisivi questi, dopo che molte aziende farmaceutiche hanno manifestato l’efficacia di diversi vaccini. Infatti, da pochissimo è arrivata la notizia che il vaccino sviluppato contro il coronavirus da Pfizer e BioNtech è risultato efficace al 95%, quindi ancora di più di quello di moderna, efficace al 94,5%.  Lo hanno comunicato le due aziende, che hanno hanno illustrato i risultati del completamento della ‘fase 3’ dei test. Una notizia che sembra aprire finalmente una luce in questo periodo tanto buio. Dopo che sono stati diffusi i miglioramenti mostrati da questi test, il virologo Roberto Burioni, docente all’università Vita-Salute San Raffaele di Milano, ha espresso le sue considerazioni: “Essere vaccinati non vuol dire essere protetti al 100%”.

Covid, il virologo Burioni: “Non si è protetti al 100%”

Il virologo Roberto Burioni dopo la diffusione del raggiungimento della fase 3 del vaccino contro il Coronavirus da Pfizer e BioNtech, ha manifestato il suo parare. “Dobbiamo vaccinarci tutti. I dati in questione, insieme a quelli rilasciati da Moderna, spingono al massimo ottimismo. Tuttavia essere vaccinati non vuol dire essere protetti al 100%, anzi, si rischia di ammalarsi gravemente”, queste le parole del virologo. Burioni ha aggiunto che per essere tutti al sicuro sarà indispensabile che tutti si vaccinino. Un’affermazione e un invito, dopo l’evidente diffidenza della popolazione.

Covid, parla Burioni: “Essere vaccinati non vuol dire essere protetti al 100%”

Purtroppo, l’Italia si trova a vivere un momento decisamente delicato, e sembra che l’unica speranza affinchè il virus possa essere debellato definitivamente, sia proprio il raggiungimento pieno del vaccino. Una situazione che però desta non pochi dubbi nei cittadini. Il Governo, a proposito dell’arrivo dei primi test, ha comunicato che la diffusione avverrà prima per le persone anziane e per i soggetti fragili, per poi essere distribuito al resto della popolazione. Al momento, le speranze sono certamente elevate, l’invito del Governo è alla piena responsabilità, per poter nel minor tempo possibile, riuscire ad attenuare la curva dei contagi.

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