Tensione alle stelle nella Casa: tra Francesco e Donatella scoppia lo scontro più acceso della stagione, e la regia è costretta a intervenire.
Quando il gioco incontra le emozioni autentiche, il confine tra strategia e realtà si fa sottile. Nella Casa del Grande Fratello basta una frase fuori posto per accendere una miccia, e quello che nasce come un battibecco può trasformarsi nel caso più discusso della settimana.

È ciò che sta accadendo tra due concorrenti pugliesi, un tempo considerati la “quota simpatia”, oggi protagonisti di una frattura che divide il pubblico e mette in difficoltà la regia. Tra tensioni personali, parole pesanti e momenti censurati, la vicenda si è caricata di significati che vanno oltre il semplice gioco televisivo. La sensazione è che nulla, da questo punto in avanti, sarà più come prima.
Grande Fratello, la notte della censura: scintille tra Francesco e Donatella, la casa si spacca
In casa del Grande Fratello, la seconda puntata ha già acceso gli animi: lo scontro tra i pugliesi Francesco Rana e Donatella Mercoledisanto promette di ridefinire gli equilibri del gioco. Originari della Puglia e residenti a pochi chilometri di distanza, sono entrati come la cosiddetta quota simpatia, ma l’etichetta è durata lo spazio di un battito: tra i due la tensione è ormai palpabile.
Da una parte c’è Francesco Rana, 29 anni, agente di polizia locale, ragazzo solare che ama ballare e si è mostrato disponibile con i coinquilini; dall’altra Donatella Mercoledisanto, 46 anni, casalinga che ha raccontato un passato familiare complesso, con un padre pentito di mafia legato al clan Strisciuglio, uno dei più temuti del barese. La convivenza forzata ha rapidamente fatto esplodere divergenze di carattere e sensibilità: la vicinanza geografica non ha generato alleanze, anzi sembra aver radicalizzato le differenze. In una Casa che vive di sfumature, sguardi e piccoli attriti quotidiani, la loro distanza è diventata un tema narrativo centrale, capace di spostare simpatie e sospetti. Il pubblico osserva, il gruppo misura le parole, e la produzione registra ogni screzio, consapevole che i rapporti tra i due pugliesi possono cambiare il clima dell’intera squadra di coinquilini.

Il momento chiave è arrivato in diretta: Donatella ha preso la parola e ha nominato Francesco, senza giri di parole. “Nomino lui perché non ci sopportiamo proprio, nonostante sia un pugliese. Sì, siamo a pochi km di distanza, ma non ci tolleriamo. Perché quando mi ha detto ‘tu stai in un mondo tuo’, ha iniziato male”. Una motivazione che ha spiazzato più di uno spettatore e che ha acceso un focolaio di reazioni immediate. La nomination non è stata presentata come una strategia di gioco, bensì come un gesto personale, dettato da incompatibilità caratteriali e dal peso di una frase percepita come svalutante. L’aspettativa su una possibile alleanza “di territorio” è così franata, trasformando la somiglianza delle radici in terreno di scontro. Nella dinamica della Casa, parole come “mondo tuo” diventano atti significativi che costruiscono o distruggono ponti: qui hanno eretto un muro. Da quel momento, ogni battuta, ogni silenzio e ogni sorriso trattenuto tra i due ha preso un significato nuovo, quasi fosse il preludio a una frattura irreparabile.
Il dopo-puntata ha completato il quadro. In giardino, davanti a Domenico D’Alterio, Benedetta Stocchi, Simone De Bianchi e Francesca Carrara, Francesco si è sfogato, sostenendo che Donatella avrebbe denigrato la sua professione e l’intera categoria degli agenti di polizia. “Lei mi ha detto che io uso il distintivo per entrare a ballare, che ha visto persone che usano il distintivo. Una persona che dice queste cose per me non vive in Italia”, ha dichiarato, visibilmente scosso. E ancora: “Io da quando sono entrato non le ho fatto niente. Lei mi attacca dal giorno uno. Ma la cosa che mi ha fatto andare in bestia è che ha attaccato il mio lavoro. Le ho detto: ‘Tu così non offendi solo me, ma tutti gli agenti di polizia’”. Mentre il confronto sembrava sul punto di superare un ulteriore confine, la regia ha improvvisamente tolto l’audio, lasciando intendere che le parole stessero per entrare in un territorio sensibile. È un segnale chiaro: i toni sono caldi, le implicazioni delicate. Da qui in avanti la narrazione potrà prendere due strade: un chiarimento maturo che restituisca leggerezza alla “quota simpatia”, oppure un’escalation che polarizzi il pubblico e costringa i concorrenti a scegliere campo. In ogni caso, il duello pugliese è già il barometro emotivo di questa edizione del Grande Fratello.