Splendido annuncio, è diventata mamma: l’ha rivelato solo adesso perchè aveva paura dei paparazzi, ecco chi è
Finalmente è uscita allo scoperto: è diventata ufficialmente mamma. L’ha rivelato solo adesso (con gran ritardo) perchè ha dichiarato che aveva paura dei paparazzi. Adesso, però, può mostrare a tutto il mondo la sua incontenibile gioia.
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Amanda Knox è diventata mamma. La scrittrice accusata (ma poi assolta dalla Cassazione) dell’uccisione di Meredith Kercer ha annunciato la notizia al “New York Times”. La figlia di chiama Eureka Muse Knox-Robinson ed è nata nei mesi scorsi. Al “New York Time”, Amanda ha dichiarato di aver tenuto nascosto il parto per timore dei paparazzi. Il noto quotidiano newyorkese ha realizzato l’intervista per i 10 anni dall’assoluzione per l’omicidio di Meredith Kercher. La Knox attualmente vive vicino a Seattle insieme al marito Christopher Robinson.
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Nell’intervista, oltre ad annunciare la maternità, Amanda ha confessato che sta lavorando ad alcuni progetti, tra cui anche un documentario per esplorare il rapporto fra la lei e il pm Giuliano Mignini. La donna ha poi ammesso: “Continuo a dire a Chris (il marito ndr.) che vorrei andare a vivere in un posto dove non debba essere obbligata a rivivere continuamente la peggiore esperienza della mia vita per poter pagare il mutuo”.
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Amanda Marie Knox è un’autrice, attivista e giornalista americana, accusata per la morte di Meredith Kercher, studentessa con la quale condivideva il suo appartamento a Perugia. Nel 2015, Amanda è stata definitivamente assolta dalla Suprema Corte di Cassazione italiana.
La Knox aveva 20 anni al momento dell’omicidio. Dopo essere tornata nell’appartamento e aver trovato la porta della camera chiusa a chiave con tracce di sangue nel bagno, ha chiamato immediatamente la polizia. Durante gli interrogatori della polizia, la Knox avrebbe implicato se stessa e il suo datore di lavoro, Patrick Lumumba, nell’omicidio. Inizialmente, Knox, Sollecito, fidanzato di Amanda, e Lumumba furono tutti arrestati per l’omicidio della Kercher, ma Lumumba fu presto rilasciato.
Nel primo processo, Knox e Sollecito sono stati condannati e condannati rispettivamente a 26 e 25 anni di carcere. In seguito, però, nell’appartamento sono state scoperte le impronte digitali macchiate di sangue sui beni della Kercher di Rudy Guedeè, ladro della zona. Egli è stato arrestato poco tempo dopo e riconosciuto colpevole di omicidio in un processo accelerato.