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Piedi al limite, il caso di Carly è rarissimo: le immagini sconvolgenti

Affetta dalla rarissima Sindrome di Proteo, Carly non può essere autonoma come vorrebbe: il suo racconto a Piedi al limite è sconvolgente.

Carly ha 25 anni ed è una chef. Ama molto il suo lavoro perché le permette di esprimere la sua creatività, ma la affligge un serio problema di salute. Quando è a casa, dopo appena 15/20 minuti, fa fatica a stare in piedi perché sente come se avesse migliaia di aghi appuntiti che le escono dal piede bucando la carne.

Piedi al limite, il caso di Carly è veramente raro: le immagini sconvolgenti (Discovery+)

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Non ha nessun dito del piede destro, solo l’alluce. Quando lo guarda è come se vedesse un unico disgustoso arto. All’età di un anno le fu diagnosticata la rarissima Sindrome di Proteo, che causa una crescita anomala ed accelerata. I medici se ne sono accorti per delle masse tumorali che le erano spuntate e per la crescita anormale delle ossa. Sotto la pianta del piede ha un cuscinetto di grasso che si solleva e sotto, al posto dell’arco plantare, c’è invece una protuberanza gelatinosa.

Ha subito oltre 10 operazioni, la prima a soli 9 mesi: in quell’occasione le furono asportate due dita perché si erano fuse tra loro ed erano lunghissime. Secondo i medici, quando avrebbe superato la pubertà i tumori non sarebbero più cresciuti e tutto si sarebbe normalizzato ma non è stato così. Seppur sfiduciata, decide di affidarsi al dottor Brad Shaeffer di Piedi al limite.

Piedi al limite, Carly ha paura: cosa deciderà il dottore?

Carly si reca nello studio del famoso dottor Shaeffer con molta paura: teme che le sarà amputato anche l’alluce. Anche il chirurgo rimane sconvolto dalla vista del piede della paziente. Ad una prima occhiata, sembrerebbe trattarsi di macrodattilia (che comporterebbe una crescita spropositata del dito), ma tastando la protuberanza sulla pianta, si sente che è molle. Ciò vuol dire che si tratta di un’escrescenza tumorale.

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Guardandola camminare, Shaeffer si accorge che la ragazza cammina sulla parte esterna perché prova molto dolore. La diagnosi è proprio Sindrome di Proteo, non c’è dubbio. Quando si ha questa malattia, le ossa si possono fondere nel punto in cui sono state amputate e ricrescere storte oppure possono spuntare dei tessuti molli. Ecco perché gli interventi fatti finora non hanno dato risultati. E’ necessario asportare tutta la massa in modo che Carly non senta più dolore.

Fonte foto: Discovery+

Il medico procederà con un’incisione sulla punta del piede e l’asportazione dell’alluce; poi segherà tutte le ossa e solleverà la massa. La parte cruciale dell’intervento sarà l’asportazione di tutta la massa, di cui non si conosce ancora la grandezza.

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Fonte foto: Discovery+

Ora il piede di Carly è perfettamente funzionale, anche se la situazione dovrà essere monitorata per un po’, dato che la Sindrome di Proteo è progressiva e le masse  potrebbero ripresentarsi. Due mesi dopo, il chirurgo riscontra che la protuberanza sta guarendo correttamente. Inoltre, le dà dei plantari da indossare: lo spessore di cui sono dotati fungeranno da parte anteriore del piede.

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