Determinato, ironico e con un obiettivo preciso: il nuovo concorrente del Grande Fratello conquista il pubblico con la sua autenticità.
Ci sono ingressi che non passano inosservati, e quello di Mattia Scudieri nella casa del Grande Fratello è uno di questi. Ventisei anni, origini siciliane e uno sguardo deciso, Mattia ha subito attirato l’attenzione del pubblico per la sua presenza carismatica e la storia che porta con sé.

Dietro il fisico scolpito e il sorriso disarmante, c’è un ragazzo che conosce il valore del lavoro e il peso dei sacrifici. Vive con la madre, a cui è profondamente legato, e sogna di spiccare il volo, letteralmente, diventando pilota d’aereo. Il reality diventa per lui un’occasione per mettersi alla prova, mostrare chi è davvero e, forse, dare una direzione concreta ai suoi desideri.
Mattia Scudieri, il nuovo volto del GF che sogna di volare alto
L’ingresso di Mattia Scudieri nella casa del Grande Fratello racconta una storia di radici forti, ambizioni concrete e sentimenti in cerca di conferme. Nel corso della seconda puntata del Grande Fratello, ha varcato la porta rossa Mattia Scudieri, 26 anni, siciliano di Catania, che vive in un paesino ai piedi dell’Etna. Il suo presente è quello di un commesso in uno store, un lavoro che affronta con disciplina e che gli permette di tenere viva l’energia necessaria per inseguire un sogno più grande: imparare bene l’inglese e diventare pilota d’aereo.
Non lo cita come un desiderio lontano e fumoso, ma come un obiettivo che sta accarezzando con pragmatismo: “presto voglio iniziare a studiare”, ha spiegato, lasciando intendere che la casa potrà essere una vetrina, sì, ma anche uno stimolo a trasformare un’aspirazione in un percorso reale. L’identità di Mattia si gioca qui, tra quotidianità e progettualità, nel dialogo fra ciò che è già e ciò che intende diventare: un ragazzo che sa mettersi in gioco e che accetta di mostrarsi per quello che è, con la freschezza di chi porta dentro il vento del Sud e la testardaggine necessaria a puntare l’altitudine.
Figlio di genitori separati, Mattia abita con la madre, definita con affetto una grande “rompiscatole”, ma per la quale prova un bene profondo: sogna di ripagarla dei sacrifici fatti. Questo legame familiare è una leva emotiva potente, che potrebbe emergere nel confessionale come chiave di lettura del suo carattere. Di sé dice di essere “simpatico”, ma anche “permaloso” e “un po’ egoista”: una triade che, dentro la casa, promette dinamiche vivaci e momenti di confronto.

Tiene molto alla forma fisica, frequenta la palestra e cura l’alimentazione: una costanza che racconta disciplina, attenzione ai dettagli e, forse, una sfida a superare il giudizio altrui senza rinunciare alle proprie abitudini. Il contesto del reality amplifica i tratti: la simpatia può diventare collante, la permalosità attrito, l’ego un terreno scivoloso su cui misurare maturità e autocontrollo. Ma è proprio nella casa che le etichette smettono di bastare: la convivenza forza le sfumature, e un ragazzo abituato a tenere la barra dritta su obiettivi concreti potrebbe rivelarsi sorprendentemente riflessivo, capace di chiedere scusa o difendere i propri confini con fermezza.
C’è poi il capitolo sentimenti: da circa due anni Mattia vive una relazione segnata da alti e bassi e l’esperienza al GF potrebbe essere il vero banco di prova per misurare la solidità dell’amore fuori dalle telecamere. Entra con una certezza che suona come manifesto di autostima — “Io alle donne piaccio” — e che, tra sguardi e dinamiche di gruppo, potrebbe tradursi in sicurezze messe alla prova o in conferme inattese. Sulla ribalta di Canale 5, il pubblico imparerà a conoscerlo anche oltre le apparenze, mentre i numeri raccontano un punto di partenza ancora “artigianale”: prima dell’ingresso, il suo profilo Instagram contava circa 3.900 follower. Una base piccola ma autentica, pronta a crescere se racconto e verità sapranno incontrarsi.
La partita di Mattia, però, non si gioca solo sulla popolarità: il vero salto sta nell’allineare azione e desiderio, trasformando il progetto dell’inglese in studio concreto e quello dell’aviazione in rotta praticabile. Se riuscirà a fare della casa non un porto ma una pista di decollo, la sua storia potrebbe farsi esempio: dalle pendici dell’Etna a un cielo di opportunità, con piedi ben piantati a terra e lo sguardo ostinato verso l’alto.