Sara Varone incinta posa col pancione sulla copertina di FAMA

Della serie… trova le differenze! Due copertine, stessa donna, stessa posa, stesso trucco sugli occhi, stessa pettinatura, stesso sguardo, stesse forme abbondanti, stessa sensualità ma… nella seconda copertina c’è un intruso! La modella in posa è Sara Varone, ora direttore editoriale della rivista FAMA e… futura mamma. E’ proprio attraverso le pagine del suo giornale che la showgirl 41enne decide di dare il lieto annuncio e di mostrarsi in tutta la sua (nuova) bellezza.

Sara partorirà a giugno e regalerà un figlio all’amatissimo compagno, Alessandro Scotti: “Con il mio compagno vorrei invecchiare; è capitato in un momento perfetto della mia vita ed è l’uomo che ho sempre sperato mi prendesse totalmente“.

Ho scoperto di aspettare Tommaso a ottobre” racconta Sara “è stata più che altro la sorpresa di essere rimasta incinta: è un bambino voluto; è successo sei mesi dopo il nostro primo incontro, io e Alessandro lo desideravamo tanto. In passato sono stata fidanzata a lungo, eppure non ho mai cercato di diventare mamma: quando invece conosci la persona giusta non devi dire niente, accade e basta“.

Un mese dopo aver visto quelle due linee sul test di gravidanza, però, la Varone è stata vittima di un’aggressione: un malintenzionato ha tentato di rubarle l’orologio.

Quel giorno di novembre non mi ero proprio accorta di essere seguita da due uomini in moto: stavo uscendo dalla macchina per entrare in redazione e mi hanno aggredita. Per me è stata un’esperienza drammatica, ho cercato subito di proteggere la pancia perché il primo trimestre della gravidanza è considerato quello più delicato. Vedi questi episodi sui giornali e in televisione e pensi che a te non potrebbero mai accadere, l’unica cosa che sono riuscita a dire ai miei aggressori è stata “Vi prego, non fatemi del male perché sono incinta“. Uno dei due mi ha risposto “Ok, non voglio fare del male a te, voglio solo l’orologio”. Ho cercato di proteggere la pancia e mi sono appoggiata al portone in modo da non essere buttata per terra, se fosse accaduto non avrei potuto raccontare tante cose. In quel momento non pensi a te, ma solo al bambino e infatti sono corsa a fare un’ecografia. Ero distrutta, ma fortunatamente non è successo nulla”.

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