Alberto Bevilacqua morto a 79 anni: la moglie accusa la clinica

ALBERTO BEVILACQUA MORTO – A 79 anni, in una clinica romana, è morto lo scrittore Alberto Bevilacqua. Da gennaio scorso, era ricoverato in terapia intensiva per uno scompenso cardiaco che lo aveva colpito l’11 ottobre 2012. Secondo quanto riferisce la clinica, lo scrittore ha avuto un ricovero a fasi alterne: a segni di miglioramento nelle sue condizioni di salute, in questi mesi seguivano fasi di netto peggioramento.

La morte di Alberto Bevilacqua è stata confermata da fonti della Mondadori, casa editrice con cui erano uscite le sue ultime opere. Bevilacqua aveva vinto il premio Campiello con “Questa specie d’amore”, il premio Strega con “Per l’occhio del gatto” e per due volte il premio Bancarella.

La procura di Roma ha autorizzato l’autopsia sul corpo dello scrittore. L’accertamento è stato chiesto dal legale della compagna dello scrittore Michela Macaluso. Fermamente contraria la famiglia, in particolare la sorella dello scrittore, Anna. In seguito ad un esposto presentato dalla compagna di Alberto Bevilacqua, sulla morte dello scrittore è stata aperta un’inchiesta per lesioni colpose. Secondo la donna nella clinica romana a Bevilacqua non venivano somministrate le terapie adeguate nonostante una retta giornaliera altissima, «circa tremila euro».

Non essendo legalmente sposata con Alberto Bevilacqua, Michela Macaluso non poteva pretendere il trasferimento dello scrittore in un’altra struttura. Per questo si è rivolta all’autorità giudiziaria. Nel febbraio scorso il Tribunale Civile di Roma nominò l’avvocato Gabriella Bosco amministratore di sostegno provvisorio, ovvero una sorta di tutore, a favore dello scrittore.

 

 

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