Fabrizio Corona aveva scritto al settimanale ‘Chi’ dicendo che ha avuto uno sconto di pena: dovrà infatti scontare 9 anni invece dei 14 per il cumulo di sentenze legate all’accusa di estorsione. Mentre attende di poter scontare una pena alternativa, l’ex imprenditore compie 40 anni in carcere e scrive una lettera a ‘Novella 2000’.
FABRIZIO CORONA SCRIVE: “VOLEVO FESTEGGIARE CON CARLOS”
Corona avrebbe infatti voluto festeggiare questo compleanno con il figlio Carlos, avuto da Nina Moric. E’ infatti a lui che pensa da quando è rinchiuso in carcere:
“Avrei voluto tanto festeggiare con lui, anche solamente andando a prenderlo a scuola. Carlos mi manca, però avremo tempo e modo per goderci i nostri futuri compleanni, con la solita allegria e spensieratezza che ci lega”.
Sembra che ultimamente la vita sia un po’ meno faticosa all’interno delle celle:
“Per fortuna qui negli ultimi tempi la vita è un po’ cambiata, in meglio. Sono in un reparto “avanzato”, fatto di tre sezioni da cinquanta detenuti ciascuna, dove è possibile vivere con più libertà. Le celle sono aperte dalle 7,30 del mattino alle 20,00 della sera e a tutti è permesso frequentarsi. In questo reparto c’è un via vai pazzesco e c’è gente di ogni tipo, che tende a raggrupparsi per nazionalità, religione o semplicemente per amicizie”.
Anche Corona ha sviluppato dei legami:
“Anch’io naturalmente ho le mie amicizie: Carlos il sudamericano, Ilir l’albanese e i marocchini Zaccaria, Anis e Joseph. Anche se in carcere non si festeggiano i compleanni loro mi hanno detto che vorranno farmi passare un giornata speciale, cucinandomi i piatti tipici dei loro Paesi e preparandomi ben tre torte. Grazie a loro sabato sentirò un po’ meno la mancanza di mio figlio Carlos, l’unica persona alla quale penso quotidianamente”.
Nonostante questa triste esperienza, Corona ne è sicuro: senza il carcere avrebbe fatto una brutta fine.