Yara, richiesta scarcerazione di Bossetti: “non vi sono gravi indizi”

Tutte le prove sembrerebbero a suo sfavore, dal ritrovamento del suo DNA sugli slip e sui leggings della piccola Yara Gambirasio all’aggancio del suo cellulare alla stessa cella a cui si era agganciato quello della vittima, fino al reperimento di materiale edile sui vestiti della ragazza. Per non parlare delle indagini condotte sul suo portatile, con tanto di cronologia piena di ricerche decisamente sospette su Google. Ma secondo i legali di Massimo Bossetti non ci sono abbastanza prove da giustificare la permanenza in carcere di quest’ultimo (che si trova dietro le sbarre dal 16 giugno).

È infatti stata richiesta ufficialmente la scarcerazione di Bossetti al gip di Bergamo: il giudice avrà 5 giorni per decidere. I legali dell’accusato hanno chiesto che venisse fatto un nuovo prelievo di DNA dalla vittima dopo aver effettuato “un’attenta rilettura” dei dati alla base dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere e aver concluso che “non vi sono gravi indizi di colpevolezza“.

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