Veterinario shock: ecco perché alcuni clienti mi fanno uccidere cani e gatti

C_4_articolo_2082375__ImageGallery__imageGalleryItem_2_imageIl direttore sanitario di questo istituto si è rotto i c******i di richieste di soppressione di animali“: così recita il cartello affisso nello studio di Alessio Giordana, un veterinario che dopo anni di richieste di eutanasie-facili per cani e gatti, ha deciso di vuotare il sacco.

In questo ambulatorio l’eutanasia mediante iniezione letale verrà praticata solo quando, ad insindacabile giudizio del direttore sanitario, sussistano gli estremi clinico-medici affinché venga effettuata” recitava una vecchia nota affissa in studio, come se fosse necessario specificarlo. Eppure è così: già perché non è sempre il veterinario a comunicare ai padroni di un animale che è arrivato il momento di porre fine alle sue sofferenze. A volte è lo stesso padrone a proporre l’eutanasia al veterinario, e per motivi tutt’altro che gravi.

Sì, sono esasperato” ha dichiarato Giordana alla stampa, dopo che la foto del suo cartello ha fatto il giro della rete incuriosendo i giornali.  “La gente parte dal presupposto che l’animale sia una proprietà, di cui può disporre come vuole e che può alienare. Molti non si sentono in colpa se chiedono di ucciderlo, proprio come non lo sarebbero se mettessero in vendita l’auto“.

Certo, se l’animale deve convivere con atroci dolori, ha una breve e dolorosa aspettativa di vita, le terapie non funzionano ed è destinato a peggiorare, il dottor Giordana non ha nulla in contrario a porre fine alle sue sofferenze, ma il veterinario rivela che, in realtà, le motivazioni fornitegli da alcuni clienti sono davvero “fantasiose”. Qualche esempio riportato dal povero Giordana?

  • “Mi sopprima il gatto perché mi morde le caviglie”
  • “Uccida il mio cane perché abbaia”
  • “Devo andare in ferie e non so proprio dove metterlo”
  • “Mi sono separata, il mio ex mi ha lasciato il cane e io ho paura”
  • “Ho iniziato a convivere e lui è allergico al gatto”

Sono tutte motivazioni umane – chiarisce il veterinario – ma questi problemi non si risolvono con l’eutanasia: per gli animali che non si possono o vogliono tenere esistono strutture adatte. Non bisogna certo ammazzarli. L’iniezione letale è l’ultimo gesto di amore e responsabilità, non uno scaricabarile“.

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