Arisa sui fischi all’Inno di Mameli in Coppa Italia: “una vergogna”

COPPA ITALIA – Poco prima del fischio d’inizio della finale di Coppa Italia, Arisa ha cantato l’Inno di Mameli cercando di sovrastare i fischi dei tifosi di Napoli e Juventus.

Molti sostengono che i fischi fossero indirizzati alla mia esecuzione e io lo avrei preferito, invece chi ha fischiato lo ha fatto prima ancora che iniziassi a cantare, ce l’avevano proprio con l’inno d’Italia. In passato ci sono già stati episodi analoghi. E’ una vergogna” ha dichiarato la cantante ad Adnkronos.

I fischi, come cantante, mi hanno lasciata indifferente: un po’ perché non li sentivo rivolti a me e un po’ perché in vita mia ne ho già ricevuti tanti. I giudizi del pubblico su di me li rispetto, volevo fare la cantante da quando avevo quattro anni e non sempre mi hanno applaudito, ricordo che, a Forlì, mi hanno persino tirato un pomodoro” ha aggiunto Arisa. “Come cittadina, invece, penso che chi ha fischiato l’inno d’Italia non sa neanche cosa dovrebbe significare per gli italiani, una massa di frustrati, irrispettosi, vandali. Sembra quasi che lo stadio sia utilizzato da tanti solo per sfogare i propri peggiori istinti. Quando ieri sono uscita dall’Olimpico sembrava di essere in zona di guerra“.

Comunque sono molto contenta di aver cantato l’Inno che ci rappresenta nel mondo: io ci ho messo la faccia, l’ho fatto volentieri e lo rifarei altre mille volte, è stata una esperienza adrenalinica. Sono italiana e felice di esserlo” ha concluso la cantante.

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