Matteo Branciamore ricattato dalla pornostar: 40mila euro per tacere rapporti

MATTEO BRANCIAMORE – Si è costituito parte civile nel processo per tentata estorsione a carico di Giuseppe Aleci e Gaspare Richichi, presidente e direttore editoriale della Imart Edizioni: l’attore Matteo Branciamore, meglio noto come  Marco de I Cesaroni, sta facendo di tutto perché le sue gesta amorose insieme alla pornostar Lea di Leo non vengano raccontate nel libro autobiografico che l’attrice ha intenzione di pubblicare.

Aleci e Richichi hanno contattato e ricattato tutti i partner sessuali conosciuti della donna chiedendo da 10.000 a 40.000 euro per cancellare nomi e cognomi dei “malcapitati”. Il Tribunale di Marsala ha avviato oggi il processo per tentata estorsione nei confronti di una lunga e variopinta schiera di ex della pornostar: attori, cantanti, calciatori, personaggi televisivi, un regista, un politico (un ex vice-ministro) e… un vescovo! L’unico a costituirsi parte civile è stato però il bel Branciamore, noto per essere un traditore seriale e uno sciupafemmine.

 

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